Cgil contro Carrefour: “Vuole cancellare il gettone domenicale”

16 gennaio 2015 | 08:45
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Cgil contro Carrefour: “Vuole cancellare il gettone domenicale”

“Ancora una volta i lavoratori Carrefour di Lucca si trovano a dover fare i conti con un’azienda che non tratta i lavoratori come persone”. Così Mariarosa Costabile della segreteria della Cgil di Lucca. “Numeri – prosegue la sindacalista – da poter gestire come e quando vuole, un’azienda che permette ai propri collaboratori di rivolgersi al personale in maniera impropria usando un linguaggio poco rispettoso e pieno di turpiloqui, un’azienda che chiede il congelamento del gettone domenicale, dal valore irrisorio di 50 euro dopo quattro domeniche, per arrivare ad un totale di 400 euro dopo 21 domeniche. Questa è l’unica cosa che rimane ai lavoratori come incentivo al lavoro domenicale”.

“Un’azienda che oggi ci chiede di andare a lavorare gratis la domenica perchè siamo in crisi – continua la spiegazione della sindacalista – ma anche un’azienda che decide di non mettere in turno domenicale i lavoratori che danno volontariamente la disponibilità e, preferisce adottare altre misure cancellandoli dal turno per usufruire della loro prestazione lavorativa durante la settimana, e qui si dimostra che alla fine non siamo tanti come continuamente l’azienda ci dice minacciando velatamente i lavoratori dicendo che dobbiamo accettare perchè il Jobs Act può portare conseguenze. Gli interventi depressivi attuati fino ad oggi non hanno portato risultati e credibilmente non ne porteranno, se non quelli di peggiorare le condizioni e il clima aziendale. I lavoratori nonostante i saldi ai quali sono stati sottoposti in questi anni hanno continuato a dare un contributo pesante al risanamento dell’azienda. Non ci può essere un’altra fase in cui si scarica su di loro il problema di sostenibilità che si somma al quadro di incertezze quotidianamente vissuto dalle famiglie”.
“Rsu e sindacato – conclude la Cgil – e i lavoratori non si sono mai sottratti al confronto, anche nei momenti più difficili, ma solo in un percorso di correttezza reciproca dei ruoli e delle posizioni si possono ricercare e costruire delle soluzioni possibili”.