Smog, Ambiente e Futuro: va incentivato il Tpl

16 gennaio 2015 | 10:43
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Smog, Ambiente e Futuro: va incentivato il Tpl

“Ci sono voluti 12 sforamenti delle polveri sottili nell’arco di 16 giorni (praticamente tutti i giorni dall’inizio dell’anno) per vedere, in qualche modo, il Comune di Lucca e gli altri Comuni della Piana ragionare di miglioramento del trasporto pubblico. Eppure da tempo è chiaro che proprio nel rafforzamento del trasporto pubblico sta la possibile soluzione principale del problema dell’inquinamento atmosferico nella nostra Piana che, vogliamo ricordarlo, è da tempo nella lista delle situazioni ad alto inquinamento dell’aria riconosciute dalla Regione Toscana”. Lo sottolinea Fabio Lucchesi del gruppo mobilità di Ambiente e Futuro.

“Mentre ancora ci si impicca alla lotteria degli assi viari, che vogliamo ricordare sposterebbe soltanto il traffico e l’inquinamento dell’aria da una zona all’altra – prosegue Lucchesi -, non vale però appellarsi alle difficoltà comuni a causa della gara regionale di affidamento del trasporto pubblico. Se ci sono difficoltà burocratiche vanno risolte e superate in nome dell’interesse superiore della salute dei cittadini e della tutela dell’ambiente.  Già due anni fa, all’inizio dell’amministrazione Tambellini, la nostra associazione propose un serio confronto per il miglioramento del trasporto pubblico locale con il contributo dei sindacati dei lavoratori e di esperienze importanti anche fuori dalla nostra realtà.
La risposta dell’amministrazione comunale fu una totale chiusura nei nostri confronti ed un attacco frontale nei confronti dei sindacati. Ad oggi, però, si è giunti soltanto ad una presunta rivoluzione, quella delle cosiddette Lam, che ha favorito soltanto alcuni percorsi privilegiati scontentando molte realtà periferiche. Nel frattempo, solo per fare un esempio, i consistenti ricavi dei parcheggi urbani continuano ad andare alla Metro e non vengono reinvestiti certo nel miglioramento del trasporto pubblico locale attorno alla città e per il collegamento diretto con le periferie. Per quanto ci riguarda è sempre più indispensabile individuare velocemente un concreto incremento e miglioramento del servizio di trasporto pubblico locale e ciò può essere fatto non semplicemente delegando a chissà quali esperti un fantomatico piano di mobilità locale ma aprendo subito un tavolo di confronto sulle soluzioni possibili con sindacati, rappresentanti dell’utenza, associazioni locali interessate.  L’apertura di un serio confronto – sostiene Fabio Lucchesi – permetterebbe all’amministrazione di acquisire il massimo di proposte e suggerimenti per rendere le proprie scelte il più ragionate possibili. Quello che è certo è che occorrono soluzioni innovative per spostare il trasporto dal traffico privato ai mezzi pubblici. Altrettanto certo è che il trasporto pubblico locale non può continuare ad essere la “cenerentola” degli interventi, in balia di continui tagli, e che di fronte al problema per la salute dei cittadini non ci si può più barricare dietro alla scusa delle difficoltà burocratiche. Siamo fin d’ora pienamente disponibili a partecipare con il massimo di energie e di proposte all’apertura di questo confronto”.