Libertas Lucca insiste: “Casermette, poca trasparenza”

19 gennaio 2015 | 12:10
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Libertas Lucca insiste: “Casermette, poca trasparenza”

La risposta del Comune e dell’Opera delle Mura, a difesa del bando per le casermette (Leggi), non è stata gradita dal Centro provinciale della Libertas di Lucca che replica immediatamente. “L’operazione che il Comune di Lucca e l’Opera delle Mura hanno ideato riguardo l’assegnazione delle casermette delle Mura è partita con intenti condivisibili ma, al di là delle buone intenzioni, il risultato è a dir poco discutibile”.

“In pratica – si legge ancora nella nota – la filosofia che sottende al bando è questa: chiediamo un servizio a chi intende avere in gestione le casermette e in cambio ci facciamo pagare un sostanzioso affitto. Quindi, care associazioni (ma anche privati), proponeteci un bel progetto per la valorizzazione delle Mura con attività culturali, iniziative di aggregazione per ragazzi, giovani e anziani, attività sportive, servizi di accoglienza, di informazione, servizi igienici per chi frequenta le Mura, accollatevi le spese di manutenzione ordinaria e delle utenze, garantiteci un’apertura minima di quattro ore al giorno per almeno 266 giorni l’anno, perché né il Comune né l’Opera delle Mura sono in grado di farlo, ed in cambio vi facciamo pagare un bell’affitto. Poi anche un bel ringraziamento per l’onore che vi concediamo di passare del tempo sulle nostre belle Mura. Ora è vero che il volontariato è nato anche per supplire alle carenze che l’ente pubblico sconta in settori quali la cultura, lo sport, il sociale ma che per far questo debba anche pagare, sinceramente ci pare un po’ troppo. Il sindaco dice che non si possono dare gratuitamente: giusto. Ma se i servizi richiesti li dovesse garantire il Comune? Non dovrebbe pagare qualcuno? Ha presente il principio dello scambio? Io faccio gratuitamente cose per te e tu dai una casermetta a me (gratuitamente o quasi). Oltre a questo si legge anche tra le righe che comunque si potranno fare delle eccezioni, che alcune condizioni potranno essere riviste a seconda della valenza del progetto, della storia delle singole associazioni, ecc. Questo non è sicuramente un esempio di trasparenza ma è un metodo, come abbiamo già detto, che puzza di vecchio. Se il Comune o l’Opera delle Mura ritengono che ci siano soggetti particolarmente significativi nel panorama culturale legati ad una presenza significativa sulle Mura, come ad esempio i Lucchesi nel Mondo, la Zecca di Lucca, i Balestrieri, il Ciscu, bene, il sindaco abbia il coraggio di dire in chiarezza e trasparenza che questi soggetti manterranno le loro sedi (che quindi non faranno parte del Bando) gratuitamente o con affitti puramente simbolici, che magari saranno anche restituiti sotto forma di contributo per le attività, ma non si faccia finta di avviare una operazione che considera tutti uguali e poi si facciano forzature ed eccezioni. Molto meglio dire le cose da subito e con chiarezza. Non vogliamo alimentare ulteriormente la polemica. Quello che avevamo da dire lo abbiamo detto con chiarezza. Ci sono quelli (molti) che hanno condiviso le nostre perplessità, ci sono quelli (pochi) che non sono d’accordo e ce l’hanno con il volontariato e i volontari e pensano che era l’ora che qualcuno li facesse pagare per fare quello che fanno gratuitamente. E ci sono quelli che sperano che sia la volta buona che, in un modo o nell’altro, si possa finalmente trovare un posto sulle Mura per fare la pipì in un bagno e non dietro un albero”.