Nuovo ospedale, Cisl Fp: “Situazione critica”

19 gennaio 2015 | 10:59
Share0
Nuovo ospedale, Cisl Fp: “Situazione critica”

“La grave situazione in cui versa l’ospedale San Luca, dovuta particolarmente alla carenza di personale infermieristico e Oss, sta mettendo a rischio l’assistenza che l’azienda dovrebbe invece garantire ai cittadini”. Così Luciano Cotrozzi della Cisl Fp interviene nel dibattito, già sollevato da Giovanna Lo Zopone della Cgil (Leggi l’articolo), sulle difficoltà nei servizi al nuovo ospedale lucchese: “Cisl Fp – spiega Cotrozzi – intende significare l’anomala situazione della chirurgia breve, i cui posti letto sono frequentemente occupati non solo in questo periodo influenzale, da pazienti non affetti da patologia chirurgica ma di ben altra natura. Altra situazione critica è quella relativa all’attività del blocco operatorio che, causa carenza di posti letto interni all’ospedale, è fortemente ridimensionata, garantendo solo le urgenze e gli interventi per patologie tumorali. Altre gravi problematiche investono la chirurgia lunga e tutta l’area medica. Un settore che dovrebbe essere altamente funzionante, ma che in realtà non è tenuto nella giusta e doverosa considerazione, è il pronto soccorso costantemente assalito da ricoveri soprattutto da parte di una utenza anziana che, dopo la dimissione genera nel pronto soccorso il fenomeno della “porta girevole” ovvero ulteriore ricorso alla struttura a volte anche dopo poche ore, non trovando sul territorio sufficienti posti di bassa intensità assistenziale”.

“Unico aspetto positivo (ma quanto può durare?) – prosegue Cotrozzi – è l’abnegazione, la professionalità e lo spirito di sacrificio che il personale dipendente quotidianamente mostra. Ed è per questo personale che Cisl Fp ha fatto richiesta alla Direzione un particolare riconoscimento per quando è chiamato a rientri e a utilizzo in altri settori diversi da quelli di assegnazione. In pratica, potrebbe essere individuato un gruppo di infermieri e oss che su base volontaria si rendono disponibili a quanto sopra e, conseguentemente prevedere per questo personale forme remunerative dignitose e congrue di cui deve farsene carico l’azienda ricorrendo al proprio bilancio. Questo in forma provvisoria, in attesa di una concreta costituzione di organici sufficienti a garantire livelli assistenziali buoni e la sicurezza degli stessi operatori. Certamente i venti che soffiano dalla regione Toscana fanno rabbrividire. I tagli evidenti che vengono fatti passare come processi riorganizzativi fanno ben poco sperare in termini di assunzioni, ma il fattore occupazionale, soprattutto in sanità non va trascurato : non solo per dare lavoro ma in primis per dare sicurezza assistenziale alla cittadinanza. Organici insufficienti portano inevitabilmente alla chiusura dei servizi”.
“Perdurando una situazione critica come quella descritta – conclude la nota – è convinzione della Cisl Fp che entro breve l’azienda dovrà effettuare una analisi complessiva dei posti letto sia del dipartimento chirurgico che medico in sinergia con una risposta territoriale che tenga conto delle esigenze del nostro territorio e con una dotazione organica adeguata alle necessità assistenziali. A parere di Cisl Fp non sarà impossibile mettere in discussione anche il modello di assistenza per intensità di cure in quanto la funzionalità di tale modello si basa essenzialmente sul numero di personale a disposizione e se infermieri e operatori socio sanitari sono insufficienti, il modello evidenzia maggiormente le negatività e l’insufficienza assistenziale, con grave rischio per l’utenza e per gli operatori”.