Cantiere Giovani non chiude. Salvo il centro di aggregazione

Il Cantiere Giovani non chiuderà. Almeno non alla fine di febbraio, come si era temuto. Parola dell’assessore provinciale alle politiche giovanili, Federica Maineri, che annuncia che Palazzo Ducale ha trovato la soluzione per mantenere aperto il servizio, che non dovrebbe subire quindi nemmeno una temporanea sospensione. Da qualche mese, la Provincia è infatti a caccia di fondi per proseguire un’esperienza che, a ben guardare, è un unicum in Lucchesia. Un centro di aggregazione frequentato da centinaia di studenti, un luogo di ritrovo e socializzazione che i giovani non vogliono perdere e per cui hanno avviato anche una raccolta di firme (Leggi).
All’inizio di dicembre nubi oscure si erano addensate sul futuro dell’ex Ostello. Il presidente della Provincia, Stefano Baccelli, aveva messo chiaramente sul tavolo tutte le difficoltà a proseguire nella gestione del Cantiere, sottolineando che allo stato dell’opera c’erano fondi sicuri per garantire la continuità dell’attività soltanto fino al 28 febbraio. E lo aveva detto pubblicamente all’assemblea alla quale era stata invitata anche la vicesindaco Ilaria Vietina e ovviamente i giovani (Leggi).
“In quella sede e al termine di quella riunione – sottolinea l’assessore Federica Maineri – c’eravamo presi un impegno ben preciso, ovvero quello di garantire la continuità di questo servizio. Ad oggi si può dire che il Cantiere non chiuderà e la gestione, al momento, dovrebbe rimanere tale e quale”. Mancano le ultime conferme, ma c’è ottimismo a Palazzo Ducale sul reperimento dei fondi necessari per evitarne la chiusura.
L’annuncio ufficio e le novità che verranno attuate nella struttura saranno comunque definite entro i primi giorni di febbraio. Per quelle date Palazzo Ducale intende convocare una nuova assemblea con i giovani, per illustrare loro le prospettive e dare, è questo l’auspicio, buone notizie.
Del caso del Cantiere la Provincia interesserà tutti i Comuni della Piana, visto che l’argomento sarà all’ordine del giorno della prossima riunione della conferenza zonale.
Nell’ultima assemblea che si era svolta a dicembre non erano mancate le scintille e i momenti di tensione. Soprattutto tra i ragazzi – Torpedo in primis – e il Comune di Lucca, che, anche nei giorni successivi, pur sottolineando la necessità di trovare una soluzione condivisa e concertata, aveva sottolineato l’impossibilità di accollarsi, da solo, le spese per la gestione dello spazio di aggregazione (Leggi).
rob. sal.
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