Per Lucca: all’ex ospedale l’Asl di area vasta

26 gennaio 2015 | 08:53
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Per Lucca: all’ex ospedale l’Asl di area vasta

“Come prevedibile i mesi passano invano e ciò porterà al degrado del vecchio ospedale Campo di Marte. Si tratta di un destino che la città non può accettare, infatti sarebbe veramente scandaloso che nel bel mezzo di un quartiere abitato si ripetessero le scene che possono vedersi a Maggiano e Arliano. Sarebbe dunque necessario opporre alla scellerata politica della Regione una forte proposta sull’utilizzo futuro degli immobili”. Lo sostiene Per Lucca e i suoi paesi che propone che al Campo di Marte trovi sede l’Asl di area vasta, servizi sanitari e il polo della sicurezza.

“Il sindaco, per ora – aggiunge Per Lucca -, ha affidato uno studio generale ad una società padovana di cui la Fondazione Crl è azionista. Questo studio, da quanto si legge sulla stampa, prende in considerazione i desideri della Regione, la quale vuol far cassa infischiandosene come al solito di quello che i lucchesi vogliono. Per Lucca e i suoi paesi considera folli i progetti di trasformazione del Campo di Marte in struttura a destinazione commerciale. Anche l’idea di farne un polo scolastico ci vede a dir poco perplessi. Crediamo infatti che sarebbe un errore gravissimo trasferire al Campo di Marte istituti oggi collocati nel centro storico. Il centro dovrà infatti fare i conti con l’impoverimento rappresentato dalla chiusura della Provincia e sbagliato sarebbe togliere dalla città antica anche degli istituti scolastici. Se si vogliono migliorare le scuole del centro si pensi piuttosto alla Manifattura Tabacchi, che offre ampi spazi. Oltretutto, per quanto riguarda il Campo di Marte, osserviamo che la Regione non pare certo intenzionata a cedere gli immobili a costo zero. La Regione vorrebbe milioni di euro. Che senso avrebbe pagare questi soldi e poi coinvolgere le fondazioni in un costoso recupero quando abbiamo migliaia di metri inutilizzati nel centro storico?
Il mantenimento del Campo di Marte quale struttura pubblica ha in verità senso solo se esso sarà in gran parte a destinazione sanitaria”.
“Per Lucca e i suoi paesi – si legge in una nota – ribadisce dunque la bontà della sua proposta generale che è già stata resa nota a chi amministra la città e ritiene che il sindaco e la sua amministrazione dovrebbero assumere, nei confronti della Regione, un atteggiamento fermo nel pretendere che la gran parte del Campo di Marte resti a destinazione sanitaria, assistenziale e luogo deputato alla formazione e alla ricerca in campo sanitario. Per Lucca e i suoi paesi propone intanto che al Campo di Marte trovino posto tutti gli uffici Asl e tutti i servizi territoriali e di riabilitazione. A proposito di Asl noi riteniamo che Lucca debba porsi, in vista della prossima riduzione di questi enti, quale sede dell’Asl unica di area vasta. All’ex ospedale potrebbe poi trovar posto un istituto del Cnr, da realizzarsi in collaborazione con Imt, che svolga attività di ricerca e di dottorato nel campo delle tecnologie legate alla riabilitazione medico sportiva; oltre a questo istituto, negli spazi dell’ex ospedale potrebbero andare la scuola per infermieri (oggi a Maggiano) e una scuola che formi professionisti nel campo dell’assistenza agli anziani e ai disabili. Su questi progetti formativi varrebbe veramente la pena di coinvolgere le fondazioni bancarie. Infine al vecchio ospedale potrebbero trasferirsi una residenza per anziani e l’ospedale San Cataldo, anch’esso oggi nel complesso di Fregionaia. Uno spazio, come proposto dal presidente della Provincia Baccelli, potrebbe esser ristrutturato per farne la nuova sede della Questura. Questo ufficio, di fondamentale importanza per la sicurezza dei cittadini, va infatti dotato di strutture moderne. Starà poi ai parlamentari lucchesi il difendere il ruolo di Lucca dove in futuro potrebbe aver sede la Questura di riferimento per i territori delle attuali province di Lucca e Massa Carrara. Sintetizzando Per Lucca e i suoi paesi propone che il Campo di Marte divenga sede della Asl di area vasta, della Questura, di un polo sanitario, di strutture formative e di ricerca legate alla sanità. Solo se questa ipotesi venisse accettata dalla regione si potrebbe ragionare di permettere la vendita a privati di una piccola parte dell’immobile escludendo comunque la destinazione commerciale. Inutile infine ripetere che l’idea scellerata della regione di demolire dei padiglioni per poi ricostruirne uno nuovo ci appare bassamente speculativa e da rigettare in ogni modo”.