Giorno della memoria, in S.Romano un superstite dei lager






Un giorno intero per non dimenticare. E’ oggi (27 gennaio), anniversario dei 70 anni dalla chiusura del campo di concentramento di Auschwitz, il giorno clou delle commemorazioni in ricordo dello sterminio nazista. La giornata, organizzata da Provincia e Comune di Lucca con l’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea, è iniziata alle 9,30 in piazza XX settembre con la deposizione di una corona al momunento ai caduti ed è proseguita alle 10 in San Romano dove, davanti ad una platea gremita di istituzioni e scuole del territorio si è tenuto lo spettacolo teatrale Anna e le altre, frammenti di un martirio di Alberto Severi in collaborazione con il polo scientifico tecnico professionale Fermi Giorgi di Lucca.
Particolarmente emozionante la presenza, e la testimonianza, nell’auditorium di San Romano di un superstite di un campo di concentramento in Germania, il 92enne Davide Massei del Piaggione, costretto per anni in un campo di lavoro in una ditta di zucchero e a cui è stata consegnata una targa dal Comune di Lucca. La prolusione è stata invece affidata al sindaco Alessandro Tambellini e al presidente della Provincia, Stefano Baccelli. “Ancora oggi – ha detto Tambellini – dobbiamo ricordare che anche in Italia erano in vigore le leggi razziali. Lo dobbiamo ricordare proprio in un momento in cui stanno prendendo piede per vari motivi nuove derive razziste. Tutto questo va fermato sul nascere per far sì che un periodo come la Shoah non torni mai più. Il ricordo serve per ricordare un grave errore commesso nel passato e fare sì che tutto questo non sia più possibile. E’ necessario l’impegno di tutti noi”.
“Invito i giovani – aggiunge Stefano Baccelli – ad andare a visitare Sant’Anna di Stazzema, un paese a pochi chilometri da noi. La violenza, lì si vede in tutto il suo dramma, non era solo in Germania ma era anche qui da noi in Italia. I disabili, gli emarginati, gli ebrei, i dissidenti, non avevano nessuna colpa. Erano solo nemici senza un perché. La guerra totale di quegli anni e il delirio di potenza e conquista ha lasciato dietro di sé vittime innocenti: Sant’Anna di Stazzema, la Certosa di Farneta, don Aldo Mei sono tutti esempi vicini a noi di violenza gratuita”.
Un appello anche dalla dirigente scolastica del Fermi-Giorgi, Donatella Buonriposi: “Mentre noi parliamo – ha detto – nel resto del mondo si stanno verificando atrocità, guerre ed uccisioni. La memoria serve a voi ragazzi per portare il testimone ai vostri figli per non far cadere le guerre di ieri e di oggi nel dimenticatoio. Ragazzi, non siate indifferenti…”.
Nel pomeriggio alle 17 le commemorazioni proseguono al museo di Lucca United sotto la curva ovest dello stadio Porta Elisa, in diretta su Dì Lucca (canale 89 del digitale terrestre) con un incontro fra calcio e memoria in cui si racconterà la storia di Egri Erbstein, allenatore della Lucchese (e poi del grande Torino), perseguitato dai nazisti per le sue origini ebraiche
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