Lucca, boom di spese per auto e moto

29 gennaio 2015 | 12:18
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Lucca, boom di spese per auto e moto

Nel 2014 il reddito pro capite in Toscana si è attestato su una quota ben superiore a quella nazionale (19.394 euro) a fronte di una media del Paese di 17.875 euro, con un aumento dello 0,6% rispetto all’anno scorso. La spesa per beni durevoli ha segnato una crescita superiore a quella italiana (+3,0% rispetto a +2,4%). Performance positive per il mercato dell’auto nuova (+6,0%), usata (+5,1%) e per i motoveicoli (+3,5%). La provincia più ricca resta Firenze, con 22.486 euro, seguita da Siena con 20.259 euro e da Lucca, che con quota 19.085 euro di reddito procapite registra un aumento dell’1% rispetto al 2013. Questi sono i principali risultati della ventunesima edizione dell’Osservatorio di Findomestic Banca sul consumo di beni durevoli in Toscana, presentato oggi (29 gennaio) a Firenze.

Nel 2014 la spesa complessiva per beni durevoli si è attestata a 3.814 milioni di euro, in aumento del 3% sull’anno precedente, quando si era attestata a 3.704 milioni. I principali settori di spesa risultano essere auto e moto, mobili, elettrodomestici e prodotti informatici. Per le auto nuove si sono registrate vendite pari a 1.184 milioni di euro (+6% sull’anno precedente); per quelle usate la spesa è stata di 930 milioni di euro (+5,1%), mentre per l’acquisto di motoveicoli sono stati impiegati complessivamente 98 milioni di eruo (+3,5%). Per il comparto dei mobili, il più rilevante dopo quello delle auto nuove, ha registrato un incremento di vendite pari al 2,2%, per un totale di 966 milioni di eruo spesi. La spesa per gli elettrodomestici grandi e piccoli è diminuita dello 0,6%, arretrando maggiormente rispetto a quanto è avvenuto su scala nazionale (+1,1%). Il valore totale dei volumi di vendita è stato pari a 293 milioni di euro. L’elettronica di consumo è il settore maggiormente in difficoltà con una flessione dei consumi del 9,8%, per una spesa totale di 189 milioni. I consumi di beni ricompresi nei prodotti informatici hanno registrato un calo del 2,7%, dato comunque migliore del -3,1% fatto segnare dalla media del Paese. La spesa totale del comparto è stata pari a 154 milioni di euro. Nel 2014 Firenze si è confermata nuovamente come la provincia a reddito più elevato con 22.486 euro, seguita da Siena, con 20.259 euro. Lucca, in terza posizione, ha riportato un reddito di poco inferiore alla soglia dei 20.000 euro. Arezzo e Massa Carrara, invece, chiudono la classifica con redditi rispettivamente di 17.212 euro e di 16.085 euro. Ad eccezione di Massa Carrara, che rimane stabile sul livello dello scorso anno, tutte le province manifestano performance positive rispetto al 2013. L’aumento più significativo è stato riscontrato a Lucca che incrementa il proprio reddito dell’1,0%, segue Siena con una crescita dello 0,8%. Per quanto riguarda le spesa in beni durevoli, nel 2014 il capoluogo mantiene la testa delle classifiche di tutte le voci di spesa analizzate. Il comparto della mobilità, per quanto riguarda le auto nuove, è stato caratterizzato da dati in crescita in tutte le province ad eccezione di Pistoia (-0,3%) e Massa Carrara (-0,4%). La provincia che ha mostrato la crescita maggiore rispetto all’anno scorso è Arezzo con un +13,0% (104 milioni di euro), seconda sia per ritmo di crescita che per volumi è Pisa, dove sono stati spesi 159 milioni di euro per un trend positivo di 8,1 punti percentuali. Buone performance anche per Prato, Livorno e Siena che fanno segnare rispettivamente +7,5%, +7,4% e +7,3%. In positivo anche Firenze (+5,7%), Lucca (+5,4%) e Grosseto (+2,1%). Anche per quanto riguarda le auto usate, lo scenario è positivo. Tutte le province risultano essere in crescita a cominciare da Prato (+9,0%, per un totale di 61 milioni €). Bene anche Lucca (+6,9%, per 100 milioni complessivi), e Pisa (+6,7%, per 95 milioni). Sopra quota 5% anche Livorno (+6,5%, per 76 milioni) e Arezzo (+5,2%). Gli incrementi più ridotti si sono vissuti a Grosseto (+2,4%) e Firenze (+3,6%).
Per quanto riguarda il mercato dei motoveicoli la provincia che ha mostrato la performance migliore è stata Arezzo: +11,3% (con un volume di spesa che si è attestato a quota 6 milioni di euro). Firenze e Prato sono le altre province sopra la media nazionale: +8,1% Firenze (per una spesa totale di 33 milioni) e +5,0% Prato (per una spesa di 4 milioni). Uniche province con un andamento negativo sono Massa Carrara (-0,2%) e Grosseto (-7,5%). Nel settore dei mobili Prato è la provincia che ha avuto il maggior aumento dei consumi con una crescita del 5,7% per un totale di 54 milioni di €. Firenze, Pisa e Lucca, invece, sono le uniche tre province, che hanno riportato volumi di spesa superiori ai 100 milioni di euro: la prima, per la precisione, ne ha registrati per 264 (+4,1% sul 2013); la seconda, 110 milioni (+1,3%) e la terza 100 milioni di euro (unica provincia con segno negativo: -0,5%). Nel mercato degli elettrodomestici grandi e piccoli, tutte le province registrano volumi di almeno 20 milioni di euro, a parte Massa Carrara e Grosseto (rispettivamente con 16 e 17 milioni di euro). Oltre a Firenze (80 milioni), Pisa e Lucca superano anche quota 30 milioni, con 32mn e 31mn, la prima in flessione di 2,1 punti percentuali e la seconda in crescita dell’1,2%. Continua il momento di difficoltà per l’elettronica di consumo che ha fatto segnare in tutte le province toscane perdite: peggio di tutte ha fatto Grosseto (-15,4%, per 9 milioni totali). Pistoia e Siena rispettivamente di -14,9% e -14,0%. Le flessioni più lievi si sono vissute a Prato (-4,6%) e ad Arezzo (-6,0%). Il settore dei prodotti informatici è anche in Toscana, come nel resto d’Italia, in flessione: tutte le province conseguono risultati di vendita in decrescita. Da segnalare, in particolare, Massa Carrara e Grosseto i cui consumi calano del -5,0% e del 4,0%, per un volume totale di vendita pari a 8 e 9 milioni.
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