Banca delle cornee al San Luca, un’eccellenza da valorizzare

30 gennaio 2015 | 14:20
Share0
Banca delle cornee al San Luca, un’eccellenza da valorizzare

Un’eccellenza di livello nazionale, se non addirittura europeo, da valorizzare ulteriormente. E’ la Banca delle Cornee di Lucca di cui si è parlato oggi (30 gennaio) nell’ambito dell’incontro pubblico Diecimila trapianti di cornea, che si è svolto nell’Auditorium della Fondazione Banca del Monte di Lucca, in piazza San Martino, con l’organizzazione dell’Azienda Usl 2 insieme all’Aido e alla Fondazione stessa.
Oltre che dell’attività della banca delle cornee Piero Perelli dell’Ospedale San Luca di Lucca, centro di riferimento regionale, si è parlato anche e soprattutto dell’importanza del dono effettuato da molte famiglie toscane. I risultati importanti ottenuti in questo ambito (tra cui, appunto, i 10mila trapianti del titolo) sono infatti stati raggiunti principalmente grazie alla generosità dei congiunti dei donatori.
Tutti i relatori hanno evidenziato l’importanza di un percorso, il coordinamento donazioni e trapianti, partito proprio da Lucca e poi diventato modello regionale, grazie all’impegno di alcuni operatori e in particolare dei medici Sergio Ardis e Moreno Marcucci, adesso impegnati in altri settori dell’Azienda Usl 2.

“La banca delle cornee – ha evidenziato il presidente della quarta commissione sanità della Regione Toscana Marco Remaschi – rappresenta un’eccellenza del territorio lucchese. L’azzeramento delle liste d’attesa per i trapianti e il miglioramento continuo dei percorsi sono la dimostrazione che la struttura e tutto il sistema regionale di donazioni e trapianti funziona bene. Fatto un bilancio positivo dell’attività svolta, dobbiamo però capire cosa succede nel prossimo futuro. Ci attende un periodo caratterizzato da una riduzione delle risorse per la sanità e dalla necessità di una riorganizzazione della rete territoriale ed ospedaliera. In questo quadro è necessario valorizzare le nostre eccellenze, come appunto la struttura diretta dal dottor Giannarini, e far sì che Lucca diventi centrale in questo processo di rimodulazione dei servizi. E’ poi fondamentale coinvolgere il personale: se la Regione Toscana, come attestano agenzie di carattere nazionale, fa registrare le migliori performance in ambito socio-sanitario, questo lo dobbiamo soprattutto alla professionalità degli operatori”.
“E’ importante – ha detto il presidente dell’ordine dei medici Umberto Quiriconi – quello che si fa a Lucca nel campo delle donazioni e trapianti. Anch’io rivolgo un ringraziamento alle famiglie dei donatori, senza la cui generosità tutto questo non sarebbe possibile. E’ poi da sottolineare la competenza dei colleghi che hanno operato e che operano in questo settore e sono quindi lieto di esaltare il ruolo della banca delle cornee, un fiore all’occhiello della nostra sanità. Questa giornata celebrativa deve però rappresentare anche uno stimolo per fare ancora di più e meglio”.
“Questo incontro pubblico – ha affermato il direttore generale dell’azienda Usl 2 Joseph Polimeni – è l’occasione per riaffermare con forza la rilevanza nazionale del nostro centro di conservazione delle cornee. Il ruolo fondamentale di Lucca in questo ambito è ormai indiscusso. Il trasferimento al nuovo ospedale San Luca ha permesso di migliorare ulteriormente la qualità del servizio, un laboratorio che dispone di sofisticati strumenti tecnologici e che ogni anno distribuisce in Toscana e in altre regioni oltre 600 tessuti idonei per il trapianto. Ma al di là delle strutture, contano gli uomini. Il valore aggiunto di questa attività che funziona è infatti rappresentato dalla professionalità degli operatori. Ribadisco infine che a monte di tutto questo percorso c’è un atto di grande generosità da parte delle famiglie dei donatori, che ringrazio ancora per il loro dono, che consente di dare ad un’altra persona una nuova e fondamentale occasione e una migliore qualità della vita”.
Il responsabile della banca delle cornee di Lucca Claudio Giannarini ha quindi raccontato la storia di questa attività, dal 1995 fino ad oggi, che ha portato – tra gli altri risultati – ad un continuo aumento della percentuale di idoneità delle cornee analizzate: si è arrivati oggi a quasi il 50 per cento (nel 2014 sono state trapiantate 527 cornee, rispetto alle 1183 prese in esame). Giannarini ha quindi ringraziato tutti gli attori che hanno consentito in questi anni lo sviluppo dell’attività a livello regionale.
Il coordinatore nazionale trapianti Alessandro Nannicosta ha ricordato che quella di Lucca è di fatto la seconda banca degli occhi d’Italia, dopo Mestre, e che – con l’Italia che mantiene la leadership in Europa rispetto al banking – si può dire che a Lucca sono presenti una struttura e professionalità di livello europeo.
Una conferma in tal senso è arrivata anche dal Presidente della società italiana banche degli occhi (Sibo) Davide Camposampiero, il quale ha fatto presente che la società da lui presieduta lavora per la diffusione e il miglioramento della qualità del trapianto di cornea e del trattamento delle patologie oculari.
Il responsabile del comitato scientifico cornea della Regione Toscana Marco Nardi ha aggiunto che gli standard raggiunti a Lucca sono fra i migliori al mondo e che c’è quindi grande soddisfazione per quello che è stato fatto fino ad oggi, ma anche che bisogna pensare ad ulteriori sviluppi, che potrebbero essere nel campo dello studio delle staminali.
L’incontro è proseguito con gli interventi del medico della struttura di oculistica dell’azienda Usl 2 Antonio Torre, del coordinatore regionale trapianti Adriano Peris, del responsabile del coordinamento donazioni organi e tessuti dell’azienda Usl 2 Dalila Ascareggi, del presidente regionale Aido Toscana – associazione italiana per la donazione di organi, tessuti e cellule Federico Finozzi e del presidente provinciale Aido Lucca Vinicio Fruzzetti.
Da tutti è stato confermato il ringraziamento alle famiglie dei donatori di organi e tessuti, che con il loro gesto di generosità e solidarietà permettono di dare ad un’altra persona una nuova vita o comunque una migliore qualità della vita.