Lavori ai fossi e ai canali, Fi accusa: pochi fondi

Piano triennale delle opere pubbliche e lavori contro il rischio idrogeologico: scoppia la bagarre a Palazzo Santini. Al termine della discussione delle commissioni congiunte lavori pubblici e partecipazione, riunitesi oggi pomeriggio per parlare dell’introduzione di sistemi di video-sorveglianza ambientale (Leggi), c’è anche spazio per un confronto dai toni piuttosto accesi tra l’assessore Francesco Raspini ed il consigliere di Forza Italia Marco Martinelli. Il tema del contendere riguarda l’illustrazione del piano triennale dei lavori pubblici: secondo il consigliere Pd Francesco Battistini, infatti, Martinelli aveva chiesto espressamente che Raspini relazionasse la commissione nella riunione di oggi, anche se poi il forzista, oggi, si era detto pronto ad aggiornarsi in seno ad una successiva riunione.
“Prendo atto – ha osservato Raspini – che le spiegazioni di due assessori, che per definizione rappresentano tutta la giunta, non sono state ritenute sufficienti. Per questo motivo oggi relazionerò Martinelli, perché non c’è bisogno di ulteriori rinvii”. E mentre Martinelli rivendica il fatto di non aver sollevato interrogativi pretestuosi e di aver consentito, grazie alla sua presenza (necessaria ai fini del numero legale) l’esposizione, Raspini spiega: “Per quanto concerne il problema delle frane – ricorda – sono previsti interventi per 120mila euro con mezzi propri. Abbiamo inoltre messo a disposizione una somma pari a 40mila euro per finanziare indagini e studi che devono sfociare in progetti definitivi, indispensabili per ottenere ulteriori fondi, regionali e non. Il nostro obiettivo è chiaro: investiamo risorse nostre ed investiamo sui progetti, perché avere realtà cantierabili crea punteggio utile ad ottenere finanziamenti. Poi metteremo a disposizione 80mila euro di mezzi propri per la pulizia di quelle fosse e canali che restano di competenza comunale, perché non sono passati al Consorzio di Bonifica. Sappiamo che non è moltissimo, ma è anche vero che il lavoro non è enorme. A tutto questo si aggiungeranno ulteriori 30mila euro di lavori che dovevano essere fatti nel 2014, ma che non abbiamo fatto in tempo a compiere per ritardi nell’attivazione dei mutui”. Martinelli ascolta e poi si esprime: “Le risorse per la pulizia di fossi e canali sono assolutamente esigue – dice – del tutto inappropriate”. Il confronto si chiude con la posizione difensiva di Raspini: “Ci troviamo a fronteggiare un quadro complesso, per lo più a causa di pesanti eredità del passato. Pensiamo in primis ai mancati oneri di urbanizzazione – spiega – a fronte di un territorio totalmente edificato. Poi c’è un mercato immobiliare stagnante, fermo, ed esiste una difficoltà reale in ordine all’accesso ai mutui”.
Paolo Lazzari