Rifiuti, a Lucca telecamere per scovare i furbetti

di Paolo Lazzari
Applicare controlli di video-sorveglianza fissi e mobili per incrementare i controlli sul corretto conferimento dei rifiuti, fuori e dentro il centro storico: questo l’intento fissato nel documento presentato oggi (30 gennaio), dalle forze di maggioranza in sede di commissione congiunta lavori pubblici-partecipazione. Per porre in essere questo ulteriore genere di attività, volta a rappresentare un deterrente nei confronti dei “furbetti” che seguitano ad abbandonare i rifiuti dove meglio capita e che se ne infischiano della raccolta differenziata, sono necessarie però alcune modifiche al regolamento comunale per lo smaltimento dei rifiuti e a quello relativo alla video-sorveglianza, comunque proposte mediante un’unica delibera.
Per illustrare nel dettaglio l’ordine del giorno sono presenti anche l’assessore all’ambiente Francesco Raspini ed il comandante della polizia municipale Stefano Carmignani. L’idea di fondo è quella di piazzare telecamere fisse in centro storico in corrispondenza delle cosiddette isole a scomparsa e di utilizzare telecamere mobili in periferia, in corrispondenza delle zone maggiormente utilizzate come discariche abusive.
“L’obiettivo che l’amministrazione vuole porsi con questa delibera – spiega Raspini – è quello di rendere ancora più efficiente il controllo sul corretto conferimento dei rifiuti. L’attività posta in essere dalla polizia municipale e dall’associazione Anpana, con cui abbiamo rinnovato la convenzione per un altro anno, è incessante, ma ancora non basta, perché proporzionalmente i comportamenti scorretti sono moltissimi. Dobbiamo fronteggiare la piaga rappresentata da coloro che migrano da un territorio all’altro per buttare la spazzatura, il fatto che le isole a scomparsa non sempre vengono usate come dovrebbero ed il fenomeno delle discariche abusive”. L’assessore ricorda che gli apparecchi di videosorveglianza verranno acquistati da Sistema Ambiente e che il percorso per piazzarli in città è stato già ragionato insieme alla soprintendenza. Ad oggi il quadro regolamentare non consente di registrare immagini per sanzionare chi pone in essere comportamenti scorretti: di qui la richiesta di apportare alcune modifiche fondamentali. “Queste ulteriori telecamere, pur non essendo previste in modo precipuo per incrementare la sicurezza urbana, rappresenteranno un valore aggiunto – osserva ancora Raspini – perché è vero che non possiamo applicare ulteriori sanzioni amministrative oltre a quelle inerenti allo scorretto smaltimento dei rifiuti, ma il discorso non vale nel caso in cui vengano commessi reati: in quell’ipotesi le immagini riprese potranno essere utilizzate”.
Sul punto interviene anche il comandante Carmignani: “Chiariamo subito -afferma – che la videosorveglianza non esclude assolutamente la necessità dei controlli che già facciamo: noi usciamo una volta a settimana con Sistema Ambiente per effettuare operazioni mirate e abbiamo due pattuglie in giro la mattina e due di pomeriggio. Detto questo, ricordo che la presenza degli impianti sarà segnalata per legge: questo rappresenterà di per sé un buon deterrente. Il problema è reale: solo la scorsa settimana abbiamo elevato 8 sanzioni su 30 sacchetti dell’immondizia controllati, perché non era stata fatta la raccolta differenziata. Sia chiaro che con le telecamere non possiamo risalire all’identità del pedone, perché la tutela dei diritti della persona va di pari passo con quelli dell’ambiente. Possiamo però registrare i numeri di targa di coloro che gettano i sacchi da macchine e motorini. Anche il personale di Anpana è fondamentale nel porre in essere queste operazioni: possono fare controlli, redigere verbali, consegnarci immagini perché le trattiamo”.
Intanto alcune delle telecamere sono già state provate perché, spiega Carmignani, tutto deve funzionare alla perfezione. Gli impianti saranno pronti a registare h24 e dovrebbero attivarsi con un sensore. Le aree videosorvegliabili al di fuori della cerchia muraria, quelle più sensibili al problema, saranno individuate con una delibera di giunta sulla scorta delle segnalazioni raccolte negli ultimi tempi, ma essendo il controllo mobile potranno variare nel tempo.
L’opposizione si dice favorevole all’operazione e il consigliere comunale Nicola Buchignani avanza un suggerimento: “Bisogna posizionare le telecamere in prossimità delle zone cimiteriali e degli impianti sportivi – dice – perché sono le più colpite”. Il consigliere Marco Martinelli e altri membri delle forze di minoranza chiedono però di avere il tempo di leggere il documento contenente le modifiche al testo originario, ragion per cui ulteriori osservazioni e votazione finale vengono rimandate alla prossima riunione delle commissioni congiunte.