Pontetetto, Sichi si difende: “Rispettate le finalità”

In attesa di incontrare i cittadini di Pontetetto lunedì prossimo a palazzo Orsetti, l’amministrazione comunale, dopo la conferenza stampa di questa mattina di alcuni dei cittadini della zona, ribadisce le finalità della revisione del Contratto di Quartiere, che sono essenzialmente due: recuperare 14 nuovi alloggi da destinare all’emergenza abitativa, problematica che interessa un numero sempre maggiore di cittadini (sono 622 le persone in lista che tuttora attendono l’aggiudicazione di una casa popolare); realizzare spazi attrezzati dedicati ai cittadini del quartiere. La spesa prevista per il risanamento dei 14 nuovi alloggi è di 450mila euro e non di 300mila euro chhe sono i denari spesi dalla precedente amministrazione per un primo adeguamento di queste abitazioni. La stima dei costi necessari al recupero definitivo di questi appartamenti è stata fatta dai geometri di Erp, che hanno le professionalità richieste per questa tipologia di valutazione. Per quanto riguarda gli spazi pubblici, nel progetto originario risalente al 2005 erano previsti, oltre alla piazza, spazi a verde non attrezzato: nella revisione progettuale invece si andrà a dotare il quartiere di una serie di luoghi a verde attrezzato, dedicati ai ragazzi, agli anziani e ai bambini, e dunque alle famiglie, con la previsione anche dei cosiddetti orti sociali,:; che sono stati già realizzati con successo in altre città toscane e non solo.
Infine per quanto concerne l’affermazione secondo cui il Contratto sarebbe stato rivisto a favore del privato, l’amministrazione comunale rimarca che il progetto originario del 2005 fu approvato dal ministero anche proprio per la presenza del privato, che nella attuale revisione viene ridimensionata, ponendo al posto della media distribuzione la previsione di negozi di vicinato, che dovranno essere collocati in un edificio monopiano meno impattante e seguendo regole costruttive in linea con il risparmio energetico. “Lo spazio di aggregazione alla ex sede dei vigili – sostiene inoltre l’assessore alle politiche abitative Antonio Sichi – è stato dato nel giro di un giorno e mezzo, tanto tempo è passato fra la richiesta ricevuta il 27 scorso nel pomeriggio e la risposta positiva data il 29 mattina: non mi pare quindi che ci siano state lungaggini di alcun tipo”. “Invece attribuirmi la frase Non vogliono le case popolari? E chi se ne fregafrutto di discutibile sintesi giornalistica – conclude Sichi – mi offende decisamente non solo per la mia storia politica, ma anche per quella personale, visto che molte persone che abitano in via del Giardino provengono da via Cittadella, quartiere dove sono nato. A questo riguardo auspico che lunedì l’incontro con i cittadini si possa svolgere in un clima sereno, civile e rispettoso: questa infatti è la base per poter ragionare e confrontarsi”.