





Incontro infuocato questa mattina (2 febbraio) nella Sala degli Specchi di Palazzo Orsetti fra una rappresentanza dei cittadini del quartiere Giardino a Pontetetto e l’amministrazione comunale. Al tavolo, oltre al sindaco Alessandro Tambellini e all’assessore Antonio Sichi, anche i tecnici dell’amministrazione comunale. Le posizioni sono rimaste distanti. I cittadini supportati dall’ex vicesindaco Giovanni Pierami e dal capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale, Marco Martinelli, hanno ribadito, presentando anche l’esito della raccolta firme, di non volere la ristrutturazione della cosiddetta “Stecca” dove, secondo il progetto originario sarebbero dovute sorgere aree a verde e luoghi di socializzazione. Il Comune ha risposto, dal canto suo, che la struttura non può essere demolita perché in un periodo così delicato per l’emergenza abitativa l’amministrazione non può permettersi di perdere i finanziamenti che sono collegati al contratto di quartiere così rimodulato.
Il sindaco Alessandro Tambellini, comunque, ha teso la mano ai cittadini, proponendo la possibilità di far nascere una commissione mista fra Comune e cittadini per rimodulare ulteriormente il contratto di quartiere.
L’incontro, cominciato con toni pacati, alla fine è degenerato e per gli amminsitratori comunali non sono mancate critiche e proteste, scatenatesi quando, alla fine, dopo l’intervento dell’assessore Sichi, ha preso la parola il sindaco Tambellini. In particolare a far andare su tutte le furie i cittadini le parole del primo cittaidino che ha spiegato: “Noi ai 14 alloggi della Stecca non possiamo rinunciare. E inoltre non è possibile abbatterla per due motivi. Il primo perché al momento vi abitano delle persone e poi perché ristrutturare l’edificio costa 450mila euro, costrure 14 case nuove,oltre un milione e mezzo di euro”. Poi Tambellini ha teso la mano ai cittadini dicendo: “Siamo però disposti a costituire un gruppo di lavoro ad hoc per il quartiere Giardino che studi le soluzioni per risolvere i vari problemi emersi nel corso di questa riunione. Una commissione – ha spiegato Tambellini – che sia costituita da esponenti del Comune e una delegazione di cittadini. L’obiettivo di questo gruppo di lavoro dovrebbe essere quello di rimodulare il contratto di quartiere stipulato nel 2005”. In sostanza Tambellini ha lasciato intendere che le condizioni che erano previste nel contratto di quartiere, sostenuto anche dal ministero con un finanziamento, non ci sono più. Ad esempio gli impresari che avrebbero dovuto realizzare strutture commerciali come il supermercato si sono disimpegnati, perche l’operazione non era più economicamente sostenibile. Questo ovviamente è una criticità che deve essere affrontata per continuare nella riqualificazione del quartiere, che ora Tambellini vorrebbe rimodulare insieme ai cittadini.
Antonio Sichi, assessore al patrimonio, inoltre, ha spiegato quale è la sitauzione degli alloggi popolari a Lucca dicendo: “Abbiamo case nuove invendute, mentre mancano gli alloggi popolari. Questo significa che abbiamo costruito in passato senza tenere conto di quello che accadeva nella città. Noi però abbiamo cercato di risolvere tutte le emergenze abitative e la Stecca del quartiere Giardino è un tassello di questo percorso avviato anche sulla base della legge regionale varata a fine 2014″.
Giovanni Pierami, nel suo ruolo di cittadino e in parte anche portavoce della delegazione, fosse solo per l’epserinza politica maturata in passato, alla fine dell’incontro dopo aver steso sul tavolo della sala degli specchi oltre 200 firme raccolte dai cittadini per chiedere l’abbattimento della Stecca ha anche sottolienato a fine incontro “Noi siamo delusi da questa proposta, perché alla fine il sindaco ci ha detto no su tutta la linea. Quindi noi ne prendiamo atto e vedremo cosa fare”. Alle sue parole poi hanno fatto seguito quelle di una altra cittadina del quartiere, Ilaria Moncini che, sostenuta dal cosigliere comunale Forza Italia Marco Martinelli ha spiegato: “Noi andremo avanti con le nostre iniziative di protesta e siamo disposti ad andare fino a Roma a protestare al ministero o sdraiarci per terra per fermare il cantiere di riqualificazione. Credo che questa storia sarà come la tela di Penelope, non finirà qui”.
Nel corso dell’incontro poi i cittadini hanno manifestato al sindaco varie criticità sul quartiere e le preoccupazioni per il mancato rispetto del contratto di quartiere a cominciare dal problema degli spazi a verde, per continuare con la questione della riqualificazione e la gestione della varie case Erp presenti, per finire con la questione del taglio del trasporto pubblico. Insomma i problemi messi sul tavolo non sono mancati e alla fine in parte rientrano nel mancato rispetto di quella che era la pianificazione del contratto di quartire stipulato 10 anni e che l’amministrazione Tambellini ha solo ereditato.
Le strategie del Comune per le emergenza abitativa a Lucca
Su 622 nuclei familiari in graduatoria Bando Generale 2013 nel 2014 sono stati assegnati 16 nuovi alloggi a Sant’Anna 10 a Montuolo, 30 di prossima assegnazione come edilizia agevolata e 26 a Pontetetto, 30 a San Filippo per le giovani coppie. A Sant’Anna partirà il cantiere del progetto sperimentale relativo all’emergenza abitativa come da protocollo di intesa con la RT e Erp sottoscritto nel febbraio 2014 per cui saranno realizzati 8 alloggi e più adeguati spazi per la socialità e si concluderà così l’intervento complessivo in località Piaggetta. Per la prima volta nel corso del 2014 il comune di Lucca ed Erp hanno programmato e finanziato la ristrutturazione di tutti gli alloggi di risulta a disposizione sul territorio, assegnandone ben 44 in zone diverse come il centro storico, san Concordio, Ponte a Moriano e in altre aree della città. In prospettiva si è lavorato per recuperare l’invenduto e per potenziare progetti sociali che portino ad introdurre sul mercato privato appartamenti da affittare a canone calmierato.
Per quanto concerne il recupero dell’invenduto, si è proceduto ad emanare avviso pubblico per manifestazione di interesse per rilevazione di complessi immobiliari potenzialmente da destinare ad alloggi di Erp, terminato in data l’8 gennaio. Al Comune di Lucca sono pervenute 3 manifestazioni di interesse.
Questi inoltre sono gli altri interventi del comune nelle politiche abitative. Sono inoltre previsti un bando per l’assegnazione di contributi ad integrazione dei canoni di locazione 703 domande validamente presentate nel 2014, a fronte di un finanziamento della Regione Toscana di circa 467mila euro ed una compartecipazione del Comune di Lucca pari ad 250mila euro. La Commissione Emergenza Abitativa 190 circa i casi esaminati dalla commissione per una cifra complessiva di 200mila eruo di contributi, di cui 40 progetti sociali condivisi compresi i rinnovi. Le Agenzia Sociale per la Casa ha invece ricevuto80 domande, 30 case reperite in virtù di convenzione con Gvai, di cui tre coabitazioni. Alle morosità incolpevoli il comune ha destinato nel 2014 circa 168mila euro per 26 beneficiari.
G.M.
Le strategia del comune per le emergenze abitativa a Lucca
Su 622 nuclei familiari in graduatoria Bando Generale 2013 nel 2014 sono stati assegnati 16 nuovi alloggi a Sant’Anna10 a Montuolo,30 di prossima assegnazione come edilizia agevolata e 26 a Pontetetto, 30 a San Filippo per le giovani coppie.
A Sant’Anna partirà il cantiere del progetto sperimentale relativo all’emergenza abitativa come da protocollo di intesa con la RT e Erp sottoscritto nel febbraio 2014 per cui saranno realizzati 8 alloggi e più adeguati spazi per la socialità e si concluderà così l’intervento complessivo in località Piaggetta.
Per la prima volta nel corso del 2014 il comune di Lucca ed Erp hanno programmato e finanziato la ristrutturazione di tutti gli alloggi di risulta a disposizione sul territorio, assegnandone ben 44 in zone diverse come il centro storico, san Concordio, Ponte a Moriano e in altre aree della città
In prospettiva si è lavorato per recuperare l’invenduto e per potenziare progetti sociali che portino ad introdurre sul mercato privato appartamenti da affittare a canone calmierato.
Per quanto concerne il recupero dell’invenduto, si è proceduto ad emanare avviso pubblico per manifestazione di interesse per rilevazione di complessi immobiliari potenzialmente da destinare ad alloggi di Erp, terminato in data l’8 gennaio. Al Comune di Lucca sono pervenute 3 manifestazioni di interesse.