Bando casermette, associazioni: “Comune chiarisca”

3 febbraio 2015 | 15:23
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Bando casermette, associazioni: “Comune chiarisca”

Il baluardo della solidarietà, un progetto che rischia di morire sul nascere. E’ quello di alcune associazioni del territorio (Amani Nyayo, Amnesty International, Nuova Solidarietà – Equinozio, Volontari del Carcere, Cartias Diocesana, Ceis Lucca, Mani Tese e Slow Food) che avrebbe voluto in una casermetta del territorio costruire uno spazio di progettualità condivisa e in senso lato “sociale”.
“A seguito dell’uscita del bando del Comune di Lucca per l’assegnazione delle casermette alle associazioni – spiegano in una lettera a sindaco e presidente dell’Opera delle Mura – sulla base della valutazione di un progetto d’uso, siamo a chiedervi un incontro per avere alcuni chiarimenti/impressioni sull’opportunità di sviluppare un progetto come gruppo delle associazioni lucchesi che, da anni, si occupano dei temi della solidarietà, del rispetto dei diritti dell’umo e dell’ambiente, della promozione sociale e culturale di nuove pratiche economiche verso la solidarietà e l’equità, della cooperazione internazionale eccetera. Il progetto che abbiamo in mente è quello di uno spazio aperto alla città, che ha l’obiettivo di diffondere i valori della solidarietà, dell’equità, della giustizia, dell’impegno civile verso la cura e il rispetto dell’ambiente. Uno spazio di “progettualità condivisa” tra le varie associazioni partecipanti e che miri a creare/rafforzare una rete che, attraverso le attività più varie (eventi culturali, percorsi di sensibilizzazione, mostre, assemblee, incontri, laboratori, corsi di formazione, eccetera), diffonda i valori sopra ricordati. Uno spazio capace di accogliere e in grado di lavorare attivamente affinché si rafforzi il rapporto tra le associazioni, gli enti, le persone e che sia in grado di far nascere nuove proposte e nuovi progetti; uno spazio, in definitiva, che sia in grado di contagiare la città e i turisti verso le pratiche della solidarietà e del rispetto dell’ambiente”.

“Le Mura della nostra città sono, a tutti gli effetti – prosegue la nota – il luogo identitario dei lucchesi e anche il luogo-simbolo che identifica la nostra città nel mondo; sono uno spazio pubblico aperto dove molti cittadini e turisti passano momenti di svago e di ricreazione e, quindi, un luogo ideale dove proporre attività di promozione sociale perché sarà più semplice catturare l’attenzione dei frequentatori. Siamo dell’avviso che un progetto di questo tipo possa avere dei risvolti importanti per la città stessa e per l’amministrazione comunale perché consentirebbe (crediamo) di offrire un servizio di informazione e di conoscenza su tematiche di cui la nostra società, nel suo complesso, avverte sempre più il bisogno per invertire la rotta dell’individualismo e della frammentazione. È quindi con questo spirito che abbiamo accolto con entusiasmo l’opportunità offerta dal Comune di Lucca”.”Proprio sulle Mura di Lucca costruite, in epoca passata per difendere la città e conservare i valori della libertà e dell’indipendenza, vorremmo – cpncludono le associazioni – metaforicamente parlando, proporre la costituzione di un …Baluardo in difesa della solidarietà, dei diritti alla cittadinanza e dei diritti dell’ambiente. È evidente, che la presentazione/sviluppo di un progetto di questo tipo richiede uno sforzo aggiuntivo di impegno di lavoro da parte di associazioni che si fondano sul volontariato e la gratuità e che sono già molto occupate nelle attività di routine. Al tempo stesso, non nascondiamo che la nostra principale preoccupazione sia rappresentata dal fatto che gli spazi messi a disposizione dall’amministrazione comunale richiedono il pagamento di un canone di affitto che, per il progetto che avremmo in mente, potrebbe rivelarsi un ostacolo insormontabile alla sua realizzazione. Pertanto, prima di “mobilizzare” le nostre risorse e il nostro tempo per ideare e scrivere il nostro progetto, vorremmo capire quale è la posizione dell’amministrazione comunale su questo specifico punto e se vi sono dei margini di manovra affinché possano essere riconsiderato questi punti del bando”.