Pugilistica, palestra ancora chiusa: salta l’allenamento

3 febbraio 2015 | 18:59
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Pugilistica, palestra ancora chiusa: salta l’allenamento

E’ saltato per la seconda sera consecutiva l’allenamento dei giovani atleti della Pugilistica Lucchese nei locali allo stadio Porta Elisa. Nonostante le rassicurazioni arrivate ieri sera, dopo che i dirigenti avevano trovato la porta sbarrata (Leggi), effetto diretto delle minacce di chiudere la struttura arrivate senza giri di parole dal presidente della Lucchese, Andrea Bacci, questo pomeriggio è andato in scena il secondo capitolo della telenovela. La tensione e i malumori nella Pugilistica continuano a crescere, anche perché stasera circa 30 bambini sono rimasti all’addiaccio e sotto la pioggia ad attendere che qualcuno venisse ad aprire. Alla fine, all’allenatore Giulio Monselesan non è restato altro da fare che rimandare di nuovo tutti a casa. Arrivato sul posto, il tecnico ha contattato l’assessore Celestino Marchini che, sorpreso della situazione, si è messo in contatto con la dirigenza della Lucchese.

Nel frattempo, i giovani della Pugilistica sono rimasti in attesa sul da farsi, pensando che qualcuno prima o poi avrebbe aperto. Invece, nessuno si è presentato. Attorno alle 19,30 è arrivata la conferma dalla Lucchese: domani i locali della Pugilistica saranno regolarmente aperti. Ma a tempo. Già perché la società rossonera ha fissato la nuova data per lo “sfratto”: gli atleti potranno allenarsi nella struttura dello stadio Porta Elisa fino al prossimo 22 febbraio. Il giorno successivo dovranno già trovarsi nella nuova sede. “Continuiamo ad essere molto amareggiati per questa situazione – commenta Giulio Monselesan -. Stasera come ieri sera abbiamo dovuto rinunciare all’allenamento, però stavolta c’erano 30 bambini ad aspettare fuori al freddo che qualcuno si degnasse di venirci ad aprire. Ci auguriamo che domani vada diversamente e che si possa risolvere definitivamente questa storia”.
La cronaca “minuto per minuto” di un altro pomeriggio di attesa è affidata alle parole di Maurizio Barsotti dello staff della Pugilistica Lucchese: “Cronaca annunciat di una commedia già vista. Potremmo anche interpretare così l’ennesimo scacco matto subito dal presidente Bacci anche ieri sera alle 18,30 dalla Pugilistica Lucchese che, nonostante le raccomandazioni e gli accordi sanciti tra l’assessore allo sport Marchini e il presidente della Lucchese Calcio la sera di lunedi 2 febbraio dopo la chiusura della palestra della Pugilistica, non ha tenuto fede a quanto aveva annunciato: riapertura della palestra nella serata di martedi per venti giorni fino al definitivo trasferimento della Pugilistica in altra sede, il tutto avvalorato da una email dell’assessore. Ebbene ieri sera questa email sembra che non sia mai stata ricevuta dal Bacci se non dopo essere stata di nuovo inviata dopo le 18,30. Un semplice cavillo legato alla rete ha permesso ancora una volta alla Lucchese Calcio di prendersi gioco dei pugili lucchesi. Giulio Monselesan ha invano atteso per oltre un’ora fuori dalla palestra la telefonata di Bacci che avrebbe dovuto dare l’ok alla riapertura, peccato che pero non era solo ma con oltre venti bambini rimasti fuori al freddo e sotto la pioggia (alcuni di loro erano stati lasciati in custodia dai genitori come ogni martedi e giovedi) oltre a tutto il gruppo degli agonisti che per la seconda sera non si sono allenati”.
“Lo spettacolo offerto – spiega Barsotti – è stato quindi oltremodo vergognoso. Nella convulsa attesa Monselesan è riuscito ad entrare nello stadio per cercare di far sbloccare la situazione mentre nel frattempo fuori dallo stadio era presente anche l’assessore Marchini visibilmente deluso ed amareggiato soprattutto perché ha visto tutto il gruppo dei bambini in attesa. Il dialogo tra Monselesan e il Bacci è stato tenuto in piedi  dal segretario della Lucchese Calcio ma alla fine al tecnico di pugilato non è rimasto altro che rimandare tutti a casa. Nell’attesa c’è stato anche un colloquio con Galli, nuovo amministratore della squadra che si è detto all’oscuro di tutto, ma non ha però esitato a difendere a spada tratta il suo presidente, nonostante Monselesan gli facesse presente che fuori c’erano tutti i bambini che aspettavano di veder aprire solo una semplice porta ( on ha speso nemmeno una parola di solidarietà aggiungiamo noi denotando una impassibile freddezza), mentre Galderisi, anche lui presente, ha detto era molto dispiaciuto ma che non poteva fare niente non essendo di sua competenza”.
“Alle 20 circa – prosegue Barsotti – dopo l’ennesima telefonata tra Bacci ed il segretario Badii è arrivato l’ultimatum: riapertura della palestra stasera 4 febbraio fino al 23 di febbraio dopodiché chiusura definitiva. Questo è quanto ha nuovamente deciso Bacci dando questo tempo all’amministrazione comunale di trovare un altro posto ai pugili lucchesi. Marchini già da oggi cercherà di trovare la sistemazione avendo in mano almeno due possibilità, ma rimane il fatto che questo “galantuomo” (una sorta di dottor Jekyll e Mr. Hide dei tempi moderni) vuol fare e disfare a suo piacimento fregandosene di tutto e di tutti, dritto verso il suo obbiettivo e cioè la cacciata dallo stadio della Pugilistica. Esiste uno stato di diritto, un’etica professionale soprattutto in ambito sportivo ma queste doti non sembrano siano in possesso dei dirigenti di calcio lucchesi ragion per cui “anche le formiche nel suo piccolo si incazzano” e il vaso della Pugilistica è ormai pieno. Se stasera la palestra non sarà aperta vuol dire che fra il dire e il fare ormai non c’e più confine. oi non aspettiamo altro che andarcene ma con dignità ed a testa alta non perché presi a calci (che non meritiamo). Scriveremo anche noi alla Lega Pro, al suo presidente per denunciare tutto ciò e far conoscere il vero volto di certe persone, scriveremo al presidente Rossi perché la Regione Toscana in ambito sportivo insieme al Coni ha stabilito una carta etica e professionale a cui tutte le discipline si devono assoggettare, anche la Lucchese Calcio. Chiederemo alla giunta Coni della Provincia di Lucca di valutare attentamente le richieste della Lucchese Calcio quando poi deciderà di mettere mano allo stadio (il parere del Coni è vincolante per ogni impianto sportivo ed è bene che lo sappiano in via dello Stadio a Lucca) ma soprattutto chiediamo in nome dello sport e dei suoi valori ai nostri concittadini che non sempre il più grosso può averla vinta soprattutto quando va ha ledere la dignità altrui. I danni provocati da prepotenti argomentazioni e minacce come quelle messe in atto dalla Lucchese Calcio rischiano, se non si riapre la palestra, di fermare i pugili lucchesi che non hanno nemmeno gli attrezzi per andare ad allenarsi altrove visto che Bacci si è preso tutto chiudendo la porta. Il 21 di febbraio dovrebbero salire sul ring ma stando questa situazione al momento avrebbero pochissime possibilità di riuscire a portare a termine con successo i loro impegni”.