
Sabato (7 febbraio) alle 18 nella chiesa di San Francesco, si terrà la presentazione del Crocifisso parlante del ‘400, restaurato nell’ambito delle opere di recupero del complesso conventuale, realizzate dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca. Un recupero che ha interessato sia l’edificio sia gli arredi e le opere d’arte dell’ex convento e della chiesa. Nel quadro di questo restauro, è stato condotto, grazie alla Fondazione Cassa di risparmio di Lucca, un delicato intervento su un crocifisso ligneo, posto all’interno dell’altare, ultimo della parete destra della navata, che era stato considerato in passato un’opera seriale del tardo settecento.
Il restauro si deve a Carolina Cannizzaro con la collaborazione di Enrico Modena e la direzione di Antonia d’Aniello della soprintendenza belle arti e paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara: nel corso dell’intervento la scultura ha rivelato una insospettabile qualità dell’intaglio che insieme ad alcuni particolari esecutivi quali il trattamento dell’incarnato interrotto dal drammatico reticolo delle vene e alla rara presenza della lingua mobile, ha suggerito trattarsi di un manufatto riconducibile alla bottega di Giovanni Teutonico, artista nordico attivo nella seconda metà del quattrocento nell’Italia del nord e del centro con una particolare densità di sue opere nella fascia nord orientale del paese.
Si tratta dunque di una scoperta importante e di una acquisizione di grande rilievo per la ricostruzione dell’attività del maestro: i risultati dell’intervento sono stati oggetto di una pubblicazione Il Crocifisso parlante della chiesa di San Francesco a Lucca. Storia e restauroche raccoglie testi di Claudio Casini, Carolina Cannizzaro, Elisabetta Francescutti e Nicola Laganà. Lo studio del Crocifisso, il restauro e gli approfondimenti documentari saranno illustrati al pubblico in San Francesco, dove il Crocifisso è stato ricollocato, da Clara Baracchini e da Carolina Cannizzaro.