





Sono arrivati a decine a Palazzo Orsetti, impugnando cartelli e appendendo striscioni. Una cinquantina di cittadini di Sant’Alessio tutti uniti contro l’antenna per la telefonia mobile per la quale sono partiti i lavori in un terreno in via Fonda, a due passi dalle case e dalla scuola elementare. Cresce la preoccupazione e la tensione dei residenti della zona per il cantiere, al centro di uno scontro acceso con l’amministrazione comunale. Una delegazione degli abitanti è stata ricevuta, dopo un sit in in via Santa Giustina, dal sindaco Alessandro Tambellini e dall’assessore all’ambiente Francesco Raspini che nei giorni scorsi avevano raccolto la richiesta di un confronto arrivata dai cittadini.Purtroppo, sarà difficile a questo punto bloccare i lavori: c’è infatti stato il via libera di Sovrintendenza e Arpat, che nei giorni scorsi ha tranquillizzato sui rischi per le emissioni elettromagnetiche. Dagli amministratori sono arrivate aperture nei confronti dei cittadini che sono usciti dal confronto soddisfatti a metà. L’assessore Francesco Raspini, in particolare, si è impegnato a richiedere alla Telecom tutta la documentazione per acquisire i motivi tecnici che hanno spinto la società a scegliere il sito di via Fonda e non quello preferenziale indicato dal regolamento urbanistico in vigore. Dal canto suo, il sindaco Alessandro Tambellini si è impegnato a riportare la questione in consiglio comunale, in modo da spingere la compagnia di telefonia a sospendere i lavori. Allo stato tuttavia il Comune non ha gli strumenti per bloccare il cantiere.
{youtube}gEW36I1rjVQ{/youtube}
Lo faranno, così hanno annunciato oggi, i cittadini della zona, pronti a formare una catena umana per impedire la costruzione dell’antenna. “Le nostre posizioni sono inevitabilmente diverse – osserva il coordinatore del comitato ‘Ambiente e Futuro’ Fabio Lucchesi, per cui se le cose non cambieranno in tempi molto rapidi andremo avanti con il blocco del cantiere, visto che gli amministratori ci hanno confermato oggi di non avere gli strumenti per intervenire in tal senso. Non dico che l’incontro di oggi rappresenti una vittoria per i cittadini, ma senza dubbio abbiamo raccolto qualcosa di positivo come l’apertura tecnica dell’assessore Raspini: anche se si tratta di una risposta tardiva possiamo considerarla una sorta di sanatoria utile. L’assessore ci ha promesso che verrà sul posto a verificare di persona la situazione e a seguire l’evoluzione della vicenda. Positiva è anche l’apertura politica da parte del Sindaco Tambellini: non appena ci saranno novità ci incontreremo di nuovo”. Tambellini e Raspini, in particolare, hanno posto in evidenza la circostanza che le antenne di telefonia mobile sono considerate strumenti di urbanizzazione primaria equiparabili ad altri servizi pubblici di interesse collettivo e hanno ricordato come l’amministrazione avesse individuato un sito preferenziale (vicino alla chiesa) diverso da quello poi scelto dal gestore. “Pur non potendo agire perché vincolati dalla normativa – spiega Raspini – gli amministratori comunali aprono invece alla possibilità di chiedere al gestore una dichiarazione firmata sul perché sia stato scelto il sito attuale al posto di quello preferenziale”. Le motivazioni sono già state spiegate verbalmente, ma il Comitato intende riceverle per scritto. Un aspetto sul quale si è trovato pieno accordo è invece quello di proseguire nel percorso di redigere un piano per la localizzazione delle antenne future. Alla riunione odierna era presente anche il consigliere di Forza Italia Marco Martinelli, il quale ha seguito l’evolversi della vicenda sin dal principio, testimoniando vicinanza ai cittadini facendo sopralluoghi e partecipando alle riunioni: anche lui si riserva di verificare l’ulteriore evolversi della vicenda prima di esprimere ulteriori apprezzamenti.
Paolo Lazzari
FOTO – I cittadini di S. Alessio manifestano in Comune contro l’antenna
{youtube}IkM62rXZjFk{/youtube}