Assoarma non parteciperà alle celebrazioni del giorno del Ricordo

4 febbraio 2015 | 15:32
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Assoarma non parteciperà alle celebrazioni del giorno del Ricordo

Assoarma il raggruppamento delle associazioni delle forze armate, a Lucca quest’anno non parteciperà alle celebrazioni per il giorno del ricordo in programma al Real collegio per martedì 10 febbraio alle 17. A dirlo, non senza vene polemiche è il presidente lucchese dell’associazione Filippo Marchini che sottolinea i motivi di questa scelta di non aderire alla manifestazione nonostante l’invito della presidenza del consiglio comunale e della presidenza della provincia di Lucca. “Ringrazio e comunichiamo – dice Marchini – che siamo imbarazzati a dover inoltrare un invito dove ancora una volta campeggia lo stellone rosso dell’Istituto Storico della Resistenza. Lo scorso anno abbiamo come sempre aderito senza fiatare. Quest’anno il nostro atteggiamento nei confronti delle istituzioni é cambiato”. La decisione però non dipende esclusivamente dall’atteggiamento dell’istituto storico della resistenza come spiega il presidente di Assoarma ma da vari episodi e circostanze che si sono create anche con altri interlocutori. “Piú di un anno fa – dice Marchini – abbiamo proposto un comitato per il centenario della Grande Guerra. Tale comitato è stato fatto, ma nessuno si é degnato di invitarci. Hanno invitato, perché abbiamo visto la lettera, l’Istituto Storico della Resistenza. Che siamo d’accordo, é anche dell’Etá Contemporanea e se fosse stato chiamato insieme a noi, nulla da dire.
Ma al posto di venti associazioni d’arma che vogliono ricordare i loro caduti nel primo conflitto mondiale nessuno ha preso in considerazione la nostra proposta. Abbiamo aspettato tre mesi per incontrare il presidente della provincia, per non parlare della prefettura, poi abbiamo dovuto annullare l’incontro per dignitá e perché il presidente di Assoarma ha dovuto lasciare l’Italia e recarsi all’estero per vari motivi”.
“Noi – continua Marchini – non abbiamo nulla contro detta istituzione (l’Istituto Storico della Resistenza ndr), che abbiamo sempre rispettato anche quando era gestita da personaggi dispotici e arroganti. Tuttavia non é possibile sempre aderire ad iniziative giá fatte, e finanziate, dove campeggia il logo di tale Istituto Tutto fare, che non é certo apolitico, e che nelle dichiarazioni dei nostri amministratori pare dover assorbire anche altre realtá nate indipendenti. Ci dispiace – sottolinea Marchini – per il presidente Garzella, disponibile nei nostri confronti da sempre e che ci ha chiesto il trombettiere, ma certe cose andrebbero concordate prima. Come nipote di esule istriano ex internato sono dispiaciuto, ed invio comunque il programma per chi vorrà aderire. Questo perché, nel rispetto del nostro giuramento, al contrario di altri, non siamo abituati a porre il veto sulla libera adesione delle nostre aderenti e dei loro iscritti, che vivono dei principi democratici nei fatti della loro vita sociale. E spesso non comprendono il comportamento di chi di certi principi si dice promotore”.

Assoarma il raggruppamento delle associazioni delle forze armate, a Lucca quest’anno non parteciperà alle celebrazioni per il giorno del ricordo in programma al Real collegio per martedì 10 febbraio alle 17. A dirlo, non senza vene polemiche è il presidente lucchese dell’associazione Filippo Marchini che sottolinea i motivi di questa scelta di non aderire alla manifestazione nonostante l’invito della presidenza del consiglio comunale e della presidenza della provincia di Lucca. “Ringrazio e comunichiamo – dice Marchini – che siamo imbarazzati a dover inoltrare un invito dove ancora una volta campeggia lo stellone rosso dell’Istituto Storico della Resistenza. Lo scorso anno abbiamo come sempre aderito senza fiatare. Quest’anno il nostro atteggiamento nei confronti delle istituzioni é cambiato”. La decisione però non dipende esclusivamente dall’atteggiamento dell’istituto storico della resistenza come spiega il presidente di Assoarma ma da vari episodi e circostanze che si sono create anche con altri interlocutori. “Piú di un anno fa – dice Marchini – abbiamo proposto un comitato per il centenario della Grande Guerra. Tale comitato è stato fatto, ma nessuno si é degnato di invitarci. Hanno invitato, perché abbiamo visto la lettera, l’Istituto Storicodella Resistenza. Che siamo d’accordo, é anche “dell’Etá Contemporanea” ese fosse stato chiamato insieme a noi, nulla da dire.
Ma al posto di venti associazioni d’arma che vogliono ricordare i loro caduti nel primo conflitto mondialenessuno ha preso in considerazione la nostra proposta. Abbiamo aspettato tre mesi per incontrare il presidente della provincia, per non parlare della prefettura, poi abbiamo dovuto annullare l’incontro per dignitá e perché il presidente di Assoarma ha dovuto lasciare l’Italia e recarsi all’estero per vari motivi”.
“Noi – continua Marchini – non abbiamo nulla contro detta istituzione ( l’Istituto Storico della Resistenza ndr), che abbiamo sempre rispettato anche quando era gestita da personaggi dispotici e arroganti. Tuttavia non é possibile sempre aderire ad iniziative giá fatte, e finanziate, dove campeggia il logo di tale Istituto Tutto fare, che non é certo apolitico,e che nelle dichiarazioni dei nostri amministratori pare dover assorbire anche altre realtá nate indipendenti. Ci dispiace – sottolinea Marchini – per il presidente Garzella, disponibile nei nostri confronti da sempre eche ci ha chiesto il trombettiere, ma certe cose andrebbero concordate prima. Come nipote di esule istrianoex internato sono dispiaciuto, ed invio comunque il programma per chi vorrà aderire. Questo perché, nel rispetto del nostro giuramento,al contrario di altri, non siamo abituati a porre il veto sulla libera adesione delle nostre aderenti e dei loro iscritti, che vivono dei principi democratici nei fatti della loro vita sociale. E spesso non comprendono il comportamento di chi di certi principi si dice promotore”.