Province, strappo di Baccelli: “Upi non firma accordo”

Rottura in diretta fra i vertici di Upi Toscana e il presidente della giunta regionale, Enrico Rossi. Durante la firma del protocollo a palazzo Strozzi Sacrati per il trasferimento e il ricollocamento del personale delle Province, è andato in scena lo strappo di Stefano Baccelli, delegato di Upi nonché presidente della Provincia di Lucca: “Ho ricevuto un mandato di tutti i presidenti, affinché non firmassi senza l’accoglimento di un nostro emendamento – ha spiegato – ovvero che la Regione mantenesse la totalità dei finanziamenti per le funzioni a noi delegate oltre alla sua quota parte”. Baccelli, durante l’incontro con la stampa preparato per la firma, ha lamentato “il combinato disposto dei tagli della legge di stabilità per 97 milioni di euro e la riduzione dei trasferimenti con un taglio medio del 57%. Finora gli enti hanno potuto sopperire – ha aggiunto- con la fiscalità propria. Pertanto, se non ci venisse trasferito l’intero finanziamento per le funzioni non saremo in grado di garantire lo stipendio dei
dipendenti col conseguente rischio di pre-dissesto o di un vero dissesto dei bilanci”.
Il nodo della discordia è il periodo transitorio: la Regione dovrebbe assumere le funzioni e i dipendenti a partire dal 1° maggio, assegnando fino a quel momento, calcolato in dodicesimi, lo stesso finanziamento garantito nel 2014. “La nostra operazione non è a saldo zero – ha replicato il governatore Rossi – ma costerà 25 milioni di euro, mettendo qui insieme un livello adeguato di risorse. Ci è interessato delineare un ente che avesse senso piuttosto che preoccuparci del milione in più o del milione in meno. La Regione fa una scommessa e uno sforzo importante che speriamo possa funzionare”.