Telefonia far west, pronta a scoppiare grana Pontetetto

4 febbraio 2015 | 09:55
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Telefonia far west, pronta a scoppiare grana Pontetetto

La questione del ripetitore della telefonia di via Fonda a Sant’Alessio potrebbe essere solo la prima delle questioni che si porranno sul territorio comunale. La pensa così Fabio Lucchesi, di Ambiente e Futuro, che per questo ha scritto, in qualità di membro dell’osservatorio permanente per la telefonia mobile al sindaco, al presidente dei consiglio comunale e ai capigruppo in Consiglio: “La vicenda del ripetitore Telecom e Wind nella zona di via Fonda a S. Alessio è la spia di un problema che potrebbe, in poco tempo, moltiplicarsi. A suo tempo il Comune di Lucca si dotò di uno strumento complessivo di pianificazione concordata con i gestori sulla questione delle antenne per la telefonia mobile  cercando, giustamente, di tutelare la salute e l’interesse generale di fronte al proliferare dei ripetitori, fenomeno che, con  lo svilupparsi delle nuove tecnologie, è sempre più attuale. Questa azione, per quanto non sempre efficace, ha permesso, almeno, di porre un minimo di freno alla diffusione dei ripetitori sul territorio comunale.  Tuttavia quella pianificazione ha bisogno, oggi, di essere aggiornata e rivista alla luce delle nuove situazioni. Aggiornare la pianificazione, per quanto non semplice, è sicuramente una soluzione migliore del far-west che le leggi nazionali permetterebbero”.

“L’interruzione che il dibattito su questa pianificazione ha subito dopo il breve dibattito accennato in consiglio comunale nel maggio del 2014 – prosegue Lucchesi – ha permesso alla Telecom, per fare l’esempio più attuale, di aprire il cantiere per l’installazione dell’antenna radiomobile di Sant’Alessio sulla base del silenzio/assenso del Comune di Lucca. E’ da tenere presente che sullo stesso sito privato e vicino alle case anche la Wind sta cercando di ottenere identica autorizzazione. Una vicenda identica rischia di riprodursi a Pontetetto. Non è certamente questa una situazione positiva e che l’amministrazione può sostenere a lungo di fronte ai cittadini preoccupati per la propria salute. L’incontro del sindaco e dell’assessore con i cittadini di Sant’Alessio rappresenta un positivo tentativo di riaprire il dialogo ma è necessario supportare quell’apertura con atti concreti dell’amministrazione anche per sanare una situazione, oggettivamente, sfuggita di mano. Per questio chiediamo al consiglio comunale di esprimere al più presto una volontà politica di riavviare la pianificazione dell’installazione dei ripetitori della telefonia mobile, in maniera da cercare, in ogni modo possibile, di rivedere nell’ambito della pianificazione complessiva anche la localizzazione della discussa antenna di S.Alessio e, sicuramente, riavviare un intervento complessivo del Comune in questo ambito.  Ovviamente il sottoscritto, e la nostra associazione, si dichiarano fin d’ora disponibili a partecipare e facilitare in ogni modo questo processo di discussione come il tentativo di ricondurre il gestore a ridiscutere la localizzazione dell’antenna di Sant’Alessio contestata giustamente dai cittadini”.
Sul tema interviene anche l’ex vicesindaco Giovanni Pierami, in particolare anticipando possibili problematiche relative all’installazione dell’antenna a Pontetetto: “La realtà – dice Pierami –  è ben diversa da quanto Tambellini ci vuol far credere. Il comune di Lucca ha un piano della telefonia con aree preferenziali dove ubicare le antenne. Il primo fu fatto dall’amministrazione Fazzi e il secondo da quella Favilla. Con un costante rapporto con i gestori siamo riusciti a non farci istallare antenne fuori dalle aree da noi indicate. Ne accettammo una temporanea in viale Luporini ed in un’altra ci fecero lo sgarbo di costruirla a 10 metri da dove avevamo indicato. in poche parole si riusciva a governare con la carota ed il bastone le forti pressioni dei gestori. Istituimmo l’osservatorio ed i suoi pareri furono sempre rispettati e soprattutto i dinieghi venivano fatti approvare in consiglio e mai avvenne quanto e successo in questo caso in cui hanno rinviato e dimenticato la pratica. Probabilmente l’assessore Raspini non ne ha responsabilità, per l’assessore Pierotti ed il sindaco non si può dire altrettanto. Ormai è certo che questa giunta è incapace di difendere il territorio. Ora in predicato resta l’antenna di Pontetetto su questa vedremo se Raspini riuscirà a raddrizzare la linea”.