Beni confiscati al crimine, corso di formazione per gestione

Nuove opportunità professionali per chi desidera occuparsi di legalità. Con il corso di formazione per lo sviluppo delle imprese, il garantismo e la difesa sociale, in ambito nazionale, europeo e statunitense, ideato da Fondazione Cirgis e Fondazione Campus con il sostegno della Fondazione Banca del Monte di Lucca, nasceranno infatti nuovi amministratori giudiziali di beni sequestrati. A quattro anni dall’istituzione dell’albo nazionale di questa categoria, la necessità di figure professionali preparate emerge con sempre maggiore evidenza. Avvocati e commercialisti per la custodia, l’amministrazione e la conservazione di beni sequestrati, ma anche esperti in gestione aziendale da utilizzare nel caso in cui il sequestro abbia ad oggetto aziende, come cita il decreto legge istitutivo dell’albo, necessitano di una preparazione specifica che questo corso di specializzazione potrà garantire.
L’iniziativa nasce quindi nell’ottica di fornire gli strumenti per arginare l’aumento delle infiltrazioni criminose in molti settori produttivi e la formazione necessaria a figure qualificate, aprendo nuove aree di azione ai professionisti e opportunità di lavoro per giovani laureati, completando le conoscenze giuridiche, sociologiche e tecnico operative per imprenditori e manager pubblici e privati, sui temi della delinquenza organizzata in campo economico. Il percorso fornirà gli aggiornamenti in campo economico, finanziario, fiscale e giuridiche commerciale, utili all’attività giudiziaria, in considerazione del contenzioso giudiziario esistente e crescente ricorso dalle procedure di sequestro, confisca, e successiva assegnazione per il riutilizzo vendita, e a manager e dirigenti di imprese, che si trovano inermi a fronte di infiltrazioni indesiderate. Il progetto verrà presentato nel dettaglio questo pomeriggi (5 febbraio) alle 17 a palazzo Bernardini, sede dell’associazione Industriali di Lucca. I destinatari del corso sono non solo avvocati e commercialisti, ma anche laureati nelle discipline giuridiche, economiche e tecniche, funzionari dell’amministrazione pubblica e manager, con particolare risalto a coloro che vorranno occuparsi dell’assegnazione dei beni confiscati alla criminalità e del successivo utilizzo sociale o vendita, secondo quanto previsto dall’articolo 35 del decreto legislativo 159 del 6 settembre 2011 del codice antimafia. “Il Cirgis ha scelto Lucca, per la sua posizione centrale rispetto all’Italia, per realizzare iniziative di formazione di grande spessore – spiega Alberto Del Carlo, presidente della Fondazione Banca del Monte di Lucca -, con relatori tra i massimi rappresentanti scientifici dell’avvocatura e della magistratura. Con questo convegno dà in via anche a un progetto che si svilupperà nei prossimi anni di una scuola di alta formazione per contrastare l’economia criminale”. “Siamo impegnati a sostenere l’iniziativa – dice il coordinatore della formazione manageriale di Fondazione Campus, Fulvio Calia -, perché nella nostra attività di formazione alle imprese ci siamo resi conto di come sia diffusa una certa cultura dell’illegalità che finisce per danneggiare gli imprenditori che operano correttamente. Sebbene si tratti di un corso apparentemente distante da quella che è la nostra offerta formativa ‘classica’ riteniamo sia fondamentale favorire tutto ciò che contribuisce all’affermazione della cultura liberaldemocratica”. “La lotta alla criminalità economica è una condizione necessaria per la crescita del territorio locale e del Paese – evidenzia il primo presidente aggiunto della suprema Corte di Cassazione, Luigi Rovelli -, ma per vincere questa guerra sono necessarie anche nuove figure professionali altamente specializzate che vogliamo contribuire a formare”. “Ci auguriamo che questa scuola – è stato il messaggio che il procuratore capo di Lucca, Aldo Cicala, ha lasciato non potendo intervenire direttamente – possa formare giovani che diano un contributo per realizzare leggi più chiare anche in questo ambito”. Della necessità che l’autorità giudiziaria venga affiancata da ausiliari ha parlato il procuratore capo di Monza, Corrado Carnevali. “Nella lotta al sistema criminale è necessario personale preparato – ha sottolineato -, capace di guidare il bene economico sequestrato alla malavita anche negli interessi della collettività, anche per non far perdere preziosi posti di lavoro al territorio”. “L’economia illegale è devastante per il sistema economico – sostiene il procuratore capo di Lanciano, Francesco Menditto – e sottrae quasi il 10% del prodotto interno lordo. Sequestrare i patrimoni alle mafie è già colpirle in modo forte. E’ importante, quindi, avere buoni amministratori giudiziari e ben preparati per riportare i beni nella legalità”. Della capillarità con la quale agisce la mafia ha parlato invece la presidente prima sezione penale della Corte d’Appello di Milano, Rosa Polizzi . “La criminalità di stampo mafioso è un cancro che pervade i gangli vitali della civile convivenza – afferma – e altera l’economia di intere aree del territorio, riuscendo a monopolizzare interi settori economici, per questo è necessario combatterla”. I presidenti degli ordini dei dottori commercialisti e degli avvocati, rispettivamente Carla Saccardi e Alessandro Garibotti, invitano i propri iscritti a partecipare al corso: “Nelle nostre professioni – sottolineano – siamo quotidianamente chiamati al rispetto della legalità nella gestione quotidiana del nostro lavoro”. “La preparazione di dirigenti di azienda e della pubblica amministrazione – commenta il segretario generale internazionale di Cirgis, Giuseppe Aglialoro – è fondamentale per la gestione corretta dell’economia del territorio. Anche per questo puntiamo sulla preparazione dei giovani dirigenti e a sviluppare le loro capacità manageriali”. Il corso è accreditato dall’Ordine degli avvocati di Lucca (con 24 crediti formativi) e dall’Ordine dei dottori commercialisti di Lucca (120 crediti formativi), e prevede un relativo rilascio di un attestato. Il percorso formativo si svolgerà nella sede della Fondazione Campus Studi del Mediterraneo di Lucca, a partire dall’8 maggio, con una durata di 124 ore, oltre le 10 ore del modulo in inglese. Ci si potrà iscrivere fino al 27 aprile e le lezioni saranno organizzate nei giorni di venerdì dalle 9 alle 18 e sabato dalle 9 alle 13, a settimane alterne. I posti disponibili sono 25. Per informazioni: Fondazione Campus (0583 333420) e Fondazione Cirgis (02 6570135).
Alice Baccini