Comitato Pontetetto al Pd Lucca Sud: “Giannini si informi prima di accusare i cittadini”

Non si fa attendere la risposta del comitato di Pontetetto alle parole del segretario del circolo Pd Lucca Sud, che accusava i residenti organizzati di intolleranza sociale sul tema delle case popolari. “Noi – dicono dal comitato – siamo quei cattivi del comitato Giardino Pontetetto, quelli che nel suo intervento appaiono come razzisti, egoisti, strumentalizzati politicamente e poi forse anche brutti. Non è questa l’immagine che lei in definitiva dà di noi? Se vogliamo che venga rispettato il contratto di quartiere per il risanamento del nostro abitato, diventiamo improvvisamente quelli che non vogliono Rom e gli extracomunitari. Vogliamo una migliore integrazione del quartiere? Ed ecco che diventiamo immediatamente quelli che non si preoccupano dell’emergenza abitativa. Per sua informazione, signor Giannini. al Giardino sono stati giustamente ultimamente costruiti 76 nuovi appartamenti per nuovi inserimenti senza che da parte nostra fosse detta una sola parola di dissenso, anzi facevano parte dell’accordo che noi difendiamo”.
“Un consigliere comunale segue il nostro confronto con l’amministrazione? – prosegue il comitato – Ebbene è chiaro, per lei, che il comitato è partitico, ma non le viene in mente che forse sarebbe stato utile al suo partito parlare con noi e ascoltare le nostre argomentazioni, invece di andare avanti a forza di luoghi comuni? Il massimo del ridicolo lei lo sfiora quando nella sua cieca difesa dell’operato del sindaco. Accusa noi cattivi brutti ed ingrati cittadini del quartiere di avere dimenticato tutte le agevolazioni che negli anni precedenti ci sono state elargite. E dice la sacrosanta verità, Infatti siamo stati sollevati dalle continue inondazioni che ciclicamente colpivano le nostre zone, abbiamo ottenuto un servizio di pubblico trasporto (navette), abbiamo creato un piccolo parco giochi per i nostri bambini, abbiamo ottenuto tutto quello che lei elenca e anche di più, lei ha omesso di citare la pista ciclabile. Ma direi, più che ottenuto, ci siamo conquistati con fatica, determinazione e continui contatti con la pubblica amministrazione, esisteva infatti una concertazione che ci permetteva di migliorare la situazione del quartiere”.
“Da due anni – protesta il comitato – tutto è cambiato, la concertazione è finita (e non per nostra responsabilità, anzi..) e sono stati tagliati molti di quelli che lei, segretario del circolo Pd Lucca Sud, definisce privilegi. Tagliato il servizio pubblico di navette, installato nel parco giochi dei nostri bambini un impianto di sollevamento liquami, il viale di San Concordio è stato trasformato da strada di quartiere a strada di scorrimento veloce. L’impianto polivalente tolto alla nostra fruizione eccetera. Se vuole potremmo proseguire, continuare nell’elenco delle migliorie apportate negli ultimi due anni. Lei ci rimprovera o rinfaccia che “un numero considerevole dei suoi abitanti usufruisce o ha usufruito dei servizi sociali comunali, aiuti eccetera. E’ vero, noi pretendiamo di non rimanere un quartiere ghetto per tutta l’eternità, pretendiamo il diritto a sperare che il nostro quartiere venga migliorato sempre più, come era stato stabilito nel famoso contratto di quartiere. Le ricordiamo che questo contratto fu firmato, a costo di sacrifici personali, non solo dall’allora vigente amministrazione comunale, ma anche da tutte le associazioni di quartiere, e non mancò neppure l’approvazione del suo partito. Una serietà di altri tempi avrebbe richiesto che prima di modificare un contratto di quartiere, così faticosamente stabilito, una amministrazione eticamente corretta avesse richiesto un incontro preliminare per affrontare il problema con i firmatari del suddetto accordo. Quindi cerchi di essere un pò più tollerante con noi, del resto, siamo solo “l’ennesimo comitato” che per cattiveria si oppone ai buoni, pur avendo al suo interno persone che, in fase elettorale, hanno fatto parte del comitato “pro Tambellini sindaco”. Per ultimo e per forza, le vorremmo far notare che nella sua furia parossistica di “sputtanarci” (scusi l’ineleganza, ma quando ci vuole, ci vuole) non si rende neppure conto di avere fatto un elogio all’operato delle amministrazioni precedenti”.
Il comitato chiude ricordando poi il significato del contratto di quartiere, sempre rivolgendosi al circolo del Pd Lucca Sud: “I contratti di quartiere – spiega il comitato – sono progetti di recupero urbano (edilizio e sociale) a livello di quartiere o d’area promossi dai Comuni in quartieri segnati da diffuso degrado delle costruzioni e dell’ambiente urbano e da carenze di servizi in un contesto di scarsa coesione sociale e di marcato disagio abitativo e prevedono il coinvolgimento diretto degli abitanti del quartiere nell’elaborazione dei progetti. Hanno come obiettivo primario la promozione del territorio in coerenza con i programmi per lo sviluppo umano a livello locale delle Nazioni Unite e in riferimento ad Agenda 21.
Dato apprezzabile è comunque che, per la prima volta con questi strumenti, in un bando del ministero dei lavori pubblici, si faceva accenno al tema della partecipazione, al fatto cioè che i programmi debbano essere discussi e concordati coi cittadini. In teoria la parola contratto possiede una grande portata in quanto presuppone che i cittadini definiscano un proprio scenario di sviluppo locale e poi, tramite i progettisti interpreti/mediatori o i facilitatori di progettazione partecipata, si confrontano con l’amministrazione e trovano punti di accordo possibile. L’altro riferimento era il modello francese dei contrats de ville, in cui ritorna il tema del contratto sociale come origine della democrazia moderna, che evoca il tema della governance, cioè di un modo di governo che non vede la pubblica amministrazione nel ruolo del decisore forte e autoritario che concede servizi, ma come uno degli attori che ha il compito istituzionale di indirizzare gli interessi generali della comunità e con ciò stabilire un rapporto di confronto e possibile collaborazione con gli altri attori, in una visione condivisa dei problemi e delle soluzioni”.
“Nel contratto di quartiere – continua – è fondamentale la partecipazione della comunità locale, abitanti, associazioni, operatori economici per definire gli obiettivi da perseguire, l’attuazione e il monitoraggio dei risultati, per la realizzazione di interventi condivisi ed orientati alla sostenibilità ambientale, secondo le più diffuse direttive europee.
Nella speranza di aver dato motivo di approfondimento, ancora una volta siamo ad invitare e a dare la nostra disponibilità alle forze politiche, i consiglieri e a tutti i cittadini per un confronto sul progetto unilateralmente modificato dall’amministrazione comunale”.