Espropri per il nuovo ospedale, Asl ricorre in Cassazione

5 febbraio 2015 | 17:48
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Espropri per il nuovo ospedale, Asl ricorre in Cassazione

Stangata all’Asl sugli espropri per realizzare il San Luca. La guerra intentata dagli ormai ex proprietari dei terreni dell’area dove è stato realizzato il nuovo ospedale di Lucca approda in Cassazione. L’Asl 2, che è l’autorità espropriante, decide infatti di impugnare due sentenze con le quali la Corte d’Appello di Firenze ha accolto i ricorsi di ex proprietari di terreni che avevano contestato la determinazione dell’indennità di espropriazione: due sentenze che stangano l’Asl per quasi 800mila euro.

Altri ricorsi simili, tuttavia, sono ancora pendenti alla Corte d’Appello e potrebbero avere lo stesso esito. E’ per questo che l’azienda sanitaria, decisa ad insistere e a percorrere il terzo e ultimo grado di giudizio, ha nominato come proprio rappresentante l’avvocato Duccio Maria Traina, un esperto della materia, per difendersi davanti ai giudici.
La cifra in ballo non è inconsistente. Nel primo caso oggetto del ricorso in Cassazione, la Corte d’Appello ha determinato in 463.870 euro l’indennità di espropriazione che l’Asl deve ai ricorrenti, oltre agli interessi legali maturati sulle somme dalla data del decreto di esproprio fino a quella del deposito. L’latra sentenza ha riguardato un provvedimento relativo agli espropri di due particelle di proprietà di un abitante: nel primo caso la cifra che l’Asl dovrà sborsare, nel caso in cui la Cassazione confermi la sentenza di Appello, è di 85.932 euro, a cui vanno sommati altri 356.400 euro per la seconda particella. Anche qui andranno eventualmente aggiunte le spese legali.
L’Asl tuttavia dall’analisi delle sentenze ha valutato che “emergono sufficienti motivazioni per ricorrere alla Suprema Corte di Cassazione” ed ha quindi presentato ricorso. L’obiettivo è quello di far valere le indennità che erano state stabilite provvisoriamente, secondo la destinazione urbanistica dei terreni in questione, al momento dell’avvio della procedura. E sta proprio qui l’inghippo, come sanno, ad esempio anche all’Asl di Prato “condannata” da due sentenze similari della Corte d’Appello a pagare quasi mezzo milione di euro per errate determinazioni dell’indennità di esproprio: in questo caso, infatti, secondo i giudici le somme destinate ai proprietari erano state calcolate servendosi dei minimi tabellari per i terreni agricoli, mentre invece, per la Corte, si trattava di terreni agricoli “qualificati”.
Quindi più costosi per l’ente espropriante. E la lista delle spese per la realizzazione dei nuovi ospedali in Toscana rischia quindi di allungarsi. Anche a Lucca: in Corte d’Appello, infatti, sono ancora pendenti altri ricorsi presentati da alcuni proprietari di terreni dove è stato realizzato il nuovo ospedale San Luca.

r.s.