Scuola, trasporto e mensa parametrati alla nuova Isee

5 febbraio 2015 | 11:58
Share0
Scuola, trasporto e mensa parametrati alla nuova Isee

L’anno scolastico 2015/16 sarà contrassegnato da una sorta di rivoluzione in tema di tariffe per i servizi di mensa e trasporto offerti dal Comune di Lucca: si passerà infatti dal sistema a fasce a quello proporzionale. La svolta, che prevede dunque tariffe modulate in modo puntuale sull’Isee di ogni nucleo familiare, è stata annunciata questa mattina dall’assessore alle politiche educative Ilaria Vietina, affiancata dal responsabile dell’Ufficio servizi scolastici Pietro Belmonte.
Palazzo Orsetti ha dunque stabilito la nuova griglia Isee e le relative tariffe ritenendo opportuno darne notizia con sostanziale anticipo alle famiglie per le quali, quest’anno, il sistema continua comunque a rimanere invariato (come già annunciato dall’amministrazione alcune settimane fa). La scelta è stata operata sulla base del Decreto del Presidente del consiglio n.159/2013 e del successivo decreto del novembre 2014: l’idea è quella di introdurre una maggiore equità contributiva mediante l’introduzione del Sistema lineare, che si traduce appunto in una elargizione dei servizi di ristorazione e trasporto scolastico in base a tariffe commisurate a ciascun Isee.

“Il range, che è stato allargato sia in alto che in basso – spiega l’assessore Vietina – va dai 4mila ai 24mila euro. Al di sotto dei 4mila euro i servizi sono gratuiti ed il Comune si accolla la spesa. Nella rimodulazione delle tariffe ci siamo ispirati al principio dell’equità della contribuzione, riuscendo per altro a mantenere importanti agevolazioni ed esenzioni per le famiglie residenti a Lucca”.
Ma andiamo con ordine. Per coloro che si trovano all’interno della forbice 4mila/24mila euro è richiesto un contributo mensa (per i buoni pasto) che va da un minimo di 2 ad un massimo di 5 euro (contro il precedente regime che prevedeva un minimo di 3,20 euro ed un massimo di 4,10). Per quanto concerne il trasporto scolastico, invece, si va da 150 euro all’anno con Isee di 4mila euro fino a 300 euro all’anno con l’Isee massimo (24mila euro).
Secondo l’amministrazione, le ricadute positive saranno molteplici e sostanziali: “Abbiamo maturato certe decisioni all’esito di un lungo periodo di studio – ricorda Belmonte – partendo dalla considerazione che il sistema a fasce provocava un disagio tangibile. Questo, al contrario, è un metodo a misura di famiglia ed i vantaggi saranno notevoli. I nostri uffici, per altro, saranno sempre pronti a rispondere ai dubbi dei cittadini espressi tramite mail o telefonicamente”.
Già, ma cosa dovranno fare, in concreto, le famiglie lucchesi? Il primo ineluttabile passo è quello di districare il nodo fondamentale: capire quale sarà il loro Isee. Una volta compiuto questo step, sarà sufficiente consultare il sito del Comune di Lucca: inserendo i propri dati sarà possibile, tramite un calcolatore on-line, conoscere con esattezza la tariffa da pagare. Tariffe che, ricorda Vietina, sono cesellate su scala annuale: “Il loro importo – dice l’assessore – suddiviso mese per mese, diventa davvero alla portata di moltissimi”. Rimane fissa invece, indipendentemente dall’Isee, la quota per l’iscrizione al servizio di trasporto scolastico: 50 euro l’anno.
Capitolo agevolazioni ed esenzioni per i residenti nel Comune di Lucca: malgrado il minor gettito proveniente da tutti i livelli amministrativi sovraordinati (Stato, Regioni e Province) il Comune manterrà intatte le misure attive già oggi, come l’abbattimento di un ulteriore 10 per cento per entrambi i servizi (mensa e trasporto) a vantaggio delle famiglie più numerose (bonus che scattano dal secondo figlio in poi). La fase di ristrettezze economiche non consente infatti di estendere questi provvedimenti per coloro che usufruiscono dei servizi scolastici lucchesi pur avendo la residenza in Comuni limitrofi: sarà comunque sempre possibile comunicare eventuali variazioni di residenza, con conseguente aggiornamento della propria posizione. Il prossimo passo della Giunta comunale è, adesso, quello di applicare un sistema omogeneo a questo anche per le rette degli asili nido.

Paolo Lazzari