Polizie municipali in piazza per chiedere più tutele

10 febbraio 2015 | 12:34
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Polizie municipali in piazza per chiedere più tutele

Una decina di loro hanno incontrato il prefetto di Lucca Giovanna Cagliostro. Ma nella stessa mattina di oggi (10 febbraio), i loro prefetti li hanno incontrati anche le delegazioni degli agenti di polizia municipale di tutta Italia appartenenti alle sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil. Insieme, ai prefetti hanno consegnato un documento, già inoltrato ai ministeri competenti, con il quale chiedono una nuova legislazione nazionale, che riconosca ruolo e funzioni del corpo, anche in vista della necessaria riforma della polizia provinciale, i cui agenti potrebbero essere aggregati alle polizie municipali, anche se non hanno le medesime competenze.

Gli agenti hanno chiesto un confronto con i rappresentanti del ministero dell’Interno. Si occupano di sicurezza, ma raccontano di quanto spesso si siano sentiti insicuri. “Capita di trovarci a fare servizio di sicurezza insieme a Carabinieri e Polizia – raccontano – ma non abbiamo le dotazioni necessarie. Così non siamo efficaci e rischiamo di farci male, come è successo, per esempio, il alcuni sgomberi, senza percepire neppure un adeguato indennizzo”. “La sicurezza non si improvvisa”, lo slogan di una giornata che punta a essere un passo verso una riforma che si attende da anni: il corpo è regolato da una legge quadro dell’86 e tutti i successivi tentativi di modifica sono andati vani. “Ma da allora – ritengono gli agenti – le situazioni e le condizioni di servizio sono molto cambiate. E ora si aggiunge pure la riforma delle province, che dovrà aprire un’altra riflessione”. Sono 450 circa gli agenti in servizio tra Lucca e provincia, in un territorio eterogeneo, anche dal punto di vista delle norme di servizio. “Noi agenti – chiariscono – passiamo dall’essere dipendenti comunali all’essere forze di polizia, a seconda delle necessità. E ci è capitato di essere utilizzati quasi come una guardia privata. A volte, come per il carnevale di Viareggio, ci spostano in forze sulla città, ma lì chi è in servizio altrove non ha alcuna competenza con questa legge”.