Firme per fermare la chiusura della palestra del pugilato

di Roberto Salotti
Mentre incombe l’ultimatum della Lucchese, che chiede lo sgombero della palestra allo stadio Porta Elisa entro il 23 febbraio prossimo, la Pugilistica – che la scorsa settimana dopo aver trovato chiusa la porta ha dovuto far saltare gli allenamenti per due serate consecutive – lancia una petizione pubblica con l’obiettivo di raccogliere firme per impedire la chiusura della palestra e convincere la Lucchese a dare più tempo al Comune di Lucca per trovare una nuova sede. Venti giorni – questo il periodo di tregua armata con la società rossonera del presidente Andrea Bacci -, rischiano di essere pochi per riallestire una nuova struttura e renderla, da subito, disponibile per gli allenamenti della società della boxe lucchese.

“Inoltreremo questa petizione a tutte le autorità della provincia di Lucca – spiegano i vertici della Pugilistica -: stiamo aspettando risposte per la nuova sede ma occorre tutto il tempo necessario”. E dietro l’angolo c’è il rischio che il plenipotenziario rossonero si spazientisca di nuovo e chiuda di nuovo i locali al Porta Elisa. Del resto, la Lucchese ha dalla sua parte la convenzione pluriennale sottoscritta con l’amministrazione comunale, atto in cui, se da un lato si è trovata una soluzione per la convivenza con il museo rossonero e la sede di Lucca United, si prevede il trasloco della Pugilistica, le cui utenze non devono essere a carico della società di calcio. La stagione è cominciata ma una soluzione per il pugilato non è ancora arrivata. La situazione è precipitata due sabati fa, quando al termine della partita contro il Prato, il presidente Bacci, intervenendo in sala stampa, annunciò che il lunedì seguente avrebbe chiuso la palestra, non più disposto a fare da “ammortizzatore sociale” per altri sport, per conto del Comune. E così è stato, e dopo due giorni di porte sbarrate la palestra è stata riaperta, a condizione però che la Pugilistica venisse trasferita entro 20 giorni (Leggi).