B&B e affittacamere temono la nuova tassa di soggiorno

12 febbraio 2015 | 17:35
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B&B e affittacamere temono la nuova tassa di soggiorno

Dopo la notizia delle annunciate modifiche alla tassa di soggiorno, passate ieri (11 febbraio) all’esame dalla commissione bilancio del Comune di Lucca (Leggi), i titolari delle strutture ricettive del centro storico rivendicano il diritto ad un maggior coinvolgimento nelle decisioni e manifestano qualche perplessità riguardo all’effettivo impiego delle risorse che deriveranno dall’aumento dell’imposta. Il provvedimento inciderà, in particolare, sulla modalità di calcolo della tariffa, che non avverrà più in base al numero delle camere e al prezzo per notte, bensì in relazione alle stelle e sulle procedure di controllo, che non solo saranno intensificate, ma potranno sfociare in sanzioni pecuniarie a carico non solo del cliente inadempiente ma anche della struttura stessa.

“Le strutture di piccole e medie dimensioni risulteranno penalizzate dalla nuova metodologia di tassazione – ha detto il titolare di un bed&breakfast del centro – il nodo da sciogliere, tuttavia, riguarda l’effettiva destinazione non solo surplus che deriverà da questa recente manovra, ma della tassa di soggiorno in genere. Se è vero che il pagamento non è a nostro carico e che il nostro ruolo si limita a quello di intermediario fra clienti e Comune, è altrettanto vero che senza i nostri servizi i turisti non potrebbero soggiornare a Lucca e quindi i benefici per tutto il territorio si ridimensionerebbero notevolmente. Ritengo, pertanto, doveroso informare noi titolari delle strutture sul modo di impiego del ricavato dalla tassa. La nostra categoria dovrebbe essere tenuta maggiormente in considerazione dalle istituzioni e coinvolta più direttamente nelle decisioni che la riguardano da vicino. Il Comune, a mio avviso, anziché aumentare ulteriormente la tassa dovrebbe prima pensare ad utilizzare gli introiti che ne derivano per garantire al turista un ambiente il più accogliente possibile, partendo, magari, da una migliore pulizia delle strade del centro storico e dall’erogazione di servizi più efficienti”.
Obiettivi del nuovo regolamento comunale sono in primis la lotta all’evasione e il ristabilimento di una concorrenza più equa ed equilibrata. Non solo saranno previste multe progressive per gli albergatori abusivi, ma l’imposizione della tassa di soggiorno si estenderà anche alla categoria degli alloggi ammobiliati ad uso turistico. Inoltre, la nuova metodologia di calcolo comporterà un aumento complessivo della tassa, di cui andranno a beneficiare le casse comunali e, quindi, l’intera comunità.
“Si tratta di un costo aggiuntivo che andrà a gravare sul cliente, è vero, ma senza la garanzia che tutti si adeguino alla nuova legislazione il provvedimento rischia di penalizzare le strutture più virtuose – ha dichiarato il titolare di un albergo del centro storico – l’intensificazione dei controlli e la possibilità di multare gli evasori è di per sé un passo positivo, resta da verificare se queste attività verranno svolte seriamente ed efficacemente, nell’ottica di dare la caccia agli abusivi che fanno concorrenza sleale, danneggiando il mercato”.
Ulteriore problematica, già emersa nel dibattito politico, è la questione dell’adeguamento dei Comuni della Provincia alla nuova legislazione, in modo da uniformare i costi del soggiorno sul territorio.
“In linea di massima sono contrario all’imposizione di tasse di soggiorno e credo che un continuo aumento possa alla lunga incidere negativamente sulle scelte del cliente – ha detto un albergatore -. Il fatto che non tutti i Comuni confinanti adottino le stesse regole in materia di tassazione rischia di scoraggiare i turisti dal pernottare in città, se alloggiando nelle realtà limitrofe hanno la possibilità di risparmiare, senza allontanarsi troppo dalle mete di interesse. Ad ogni modo sarà possibile fare valutazioni più precise a posteriori, quando il regolamento sarà entrato effettivamente in vigore”.
I dubbi sorgono anche e soprattutto in relazione alla destinazione delle risorse aggiuntive che il Comune si troverà a gestire dopo l’entrata in vigore del regolamento.
“L’amministrazione continua a prendere decisioni senza prestare attenzione alle esigenze e alle proteste dei rappresentanti di categoria – ha lamentato un altro albergatore, che ha proseguito – tuttavia, dal momento che è stata introdotta questa misura e che la legge deve essere rispettata da tutti, mi auguro, quantomeno, che il Comune faccia buon uso di queste nuove entrate. Lo scopo della tassa dovrebbe essere quello di consegnare risorse ai cittadini e ai visitatori, pertanto l’amministrazione comunale dovrebbe investirle tutte nel settore turistico, in particolare nelle attività di accoglienza e promozione del territorio. Uffici informazioni di alto livello, dotati delle più moderne tecnologie e una certa attenzione alla formazione di personale qualificato riescono davvero a fare la differenza”.

Jasmine Cinquini