Il vescovo alla stampa: il Vangelo passa anche grazie a voi

12 febbraio 2015 | 14:09
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Il vescovo alla stampa: il Vangelo passa anche grazie a voi

“Il vangelo passa anche attraverso il vostro operato”: è quanto affermato dal vescovo di Lucca, Monsignor Italo Castellani, in occasione della Festa dei giornalisti che, per l’occasione, ha riunito oggi (12 febbraio) in curia una trentina tra capiservizio e collaboratori di giornali e uffici stampa di Lucca e provincia. L’incontro è iniziato con il messaggio del vescovo e si è poi sviluppato mediante l’intervento dei giornalisti in sala, per culminare in un pranzo. “Vogliamo che la Curia sia per voi una casa di vetro – ha affermato Castellani – per consentirvi di svolgere al meglio il vostro complesso e affascinante lavoro. Voglio dirvi grazie per il servizio che recate alla comunità attraverso lo strumento della comunicazione. Ecco, ricordo che quando chiesero a Madre Teresa di Calcutta quale fosse il bisogno primario degli uomini lei rispose che era quello di comunicare”. 

Il vescovo definisce l’inclinazione al giornalismo una vera e propria vocazione e si dice soddisfatto dei rapporti interpersonali intrattenuti con i diversi organi di stampa, per poi spostare l’attenzione su alcune problematiche che si fanno sempre più pressanti e di cui è necessario discutere, al fine di trovare soluzioni condivise. “La relazione è fondamentale – ricorda – specie nel rapporto con i più giovani. Tante volte vedo ragazzini che sostano nei dintorni della cattedrale, bevendo o fumando qualcosa. L’altro giorno ho deciso di fermarmi a parlare con loro e ho potuto imparare qualcosa: mi hanno insegnato come fare i capelli rasta (sorride). Bisogna parlare con i nostri giovani e voi giornali siete in prima linea nel porre in luce le loro difficoltà”. Castellani ricorda anche di come, la notte della vigilia di Natale, abbia scelto di regalare della cioccolata ad alcuni ragazzi che si trovavano fuori dalla cattedrale: “Ho fatto loro auguri di buone feste – spiega – perché sono miei vicini a tutti gli effetti. Mi hanno ripagato con un bellissimo disegno del vescovado ed una lettera struggente, dove mi ringraziavano perché avevo fatto riscoprire a ciascuno di loro il senso del Natale”. Infine una battuta sui problemi che affliggono anche i sacerdoti: “Oggi abbiamo alcuni parroci che si trovano a gestire anche sette-otto comunità tutte insieme – dice – per cui la situazione non è semplice. Intanto ho chiesto a cento persone laiche di andare a leggere il vangelo nelle zone in cui vivono: è un piccolo passo, ma tutti possiamo fare qualcosa. La sfida di essere cristiani nonostante le difficoltà resta la più affascinante possibile”.