Imt, per innovazione e ricerca 800mila euro dall’Ue

12 febbraio 2015 | 13:04
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Imt, per innovazione e ricerca 800mila euro dall’Ue

Degli 80 miliardi di euro che l’Unione Europea metterà a disposizione per i prossimi 6 anni per la ricerca e l’innovazione tecnologica, l’Istituto di Alti Studi Imt Lucca si è per ora aggiudicato già 800mila euro. Sono i primi progetti finanziati dalla Commissione Europea sotto l’etichetta di Horizon 2020. Si tratta di due progetti di ambiti molto diversi, l’uso dei big-data nell’ambito della produzione industriale e l’accessibilità dei processi decisionali politici e finanziari, proposti da due differenti consorzi di università e centri di ricerca internazionali di cui Imt è partner. In attesa di risposta dalle commissioni valutatrici restano una decina di progetti presentati da docenti e ricercatori di Imt per H2020, che potrebbero comportare ulteriori importanti finanziamenti per l’istituto lucchese, in attesa dei nuovi bandi che fino al 2020 finanzieranno la ricerca in tutta Europa.

 “Un inizio molto soddisfacente – spiega il direttore di Imt Alberto Bemporad – soprattutto se si valutano le cifre in proporzione al numero dei docenti di Imt rispetto al rapporto docenti/finanziamenti nei grandi atenei. Il professor Bemporad, docente di ingegneria dell’automazione, è inoltre referente in prima persona di uno dei due progetti finanziati, Disire, già attivo da gennaio 2015: “Il progetto è stato proposto da una cordata di 15 partner, per la maggior parte grandi aziende europee, capeggiati dalla svedese Lulea University of Technology, e ha ottenuto un finanziamento complessivo di 6 milioni di euro in 3 anni. A Imt  ne spetta una porzione di 450mila euro, in parte già utilizzati per coprire integralmente una nuova posizione da ricercatore”. Disire nasce dai bisogni reali delle industrie chimiche e dell’acciaio di migliorare i processi di produzione e l’efficienza energetica. La piattaforma tecnologica che verrà realizzata andrà ad integrare tecniche avanzate di automazione e di analisi di big-data provenienti da centinaia di sensori distribuiti, riconfigurando l’intero sistema di controllo della produzione.
L’altro progetto si intitola invece Dolfins, di cui referente per Imt è il professor Guido Caldarelli, docente di fisica teorica. Anche in questo caso Imt è partner di una rete internazionale di università e istituti di ricerca, che hanno proposto all’Unione Europea di costruire una piattaforma di comunicazione tra le grandi istituzioni finanziarie e i cittadini europei, per renderli parte attiva nei grandi processi decisionali. Mettendo in connessione i vari attori del dibattito pubblico si possono perseguire obiettivi condivisi, facilitare gli investimenti e ridisegnare il processo che porterà al superamento della crisi finanziaria e politica che stiamo affrontando.
L’istituto di Alti Studi Imt Lucca ha inoltre preso parte negli ultimi anni ad alcuni tavoli di ricognizione territoriale con gli enti che parteciperanno ai bandi di H2020, il Comune e la Provincia di Lucca, Assindustria, Lucense e Lucca Promos, mettendo a disposizione le sue competenze scientifiche e amministrative per poter sfruttare al meglio questa risorsa.