Sorgenti radiattive, in prefettura il piano per le emergenze

Il prefetto Giovanna Cagliostro ha approvato questa mattina (12 febbraio), alla presenza dei rappresentanti delle forze dell’ordine, dei vigili del fuoco, della Provincia, dell’Arpat, dell’Asl 2 di Lucca, dell’Asl 12 di Viareggio, della direzione territoriale del lavoro, della Capitaneria di Porto, il piano di intervento per la messa in sicurezza in caso di rinvenimento o di sospetto di presenza di sorgenti orfane nel territorio della provincia di Lucca. Il piano ha la finalità di definire un modello di intervento per la gestione dell’emergenza in caso di rinvenimento o sospetto di presenza sul territorio provinciale di una sorgente radioattiva orfana e richiede l’intervento coordinato di più enti ed organismi per svolgere complesse attività, coordinate dal Prefetto.
Il documento consta di una breve parte generale nella quale vengono indicati gli ambiti nei quali ipotizzare il potenziale rischio di rinvenimento di sorgenti orfane e di una parte operativa nella quale viene definita la procedura di intervento. L’applicazione del piano presuppone, in ogni caso, l’accidentalità dell’evento o, comunque, un errore umano dovuto alla non corretta manipolazione di sostanze pericolose o allo stoccaggio delle stesse, ovvero a condotte omissive delle procedure che, di norma, vengono adottate in presenza di sostanze e/o preparati pericolosi.
Soddisfazione è stata espressa dal prefetto Giovanna Cagliostro per il lavoro di squadra di tutti i componenti del gruppo di lavoro che, con impegno e professionalità, hanno reso possibile la codificazione degli interventi in emergenza per situazioni che potrebbero mettere in pericolo la pubblica incolumità. In particolare il Prefetto si è soffermato sull’aspetto dell’informazione alla popolazione, evidenziando la particolare delicatezza della comunicazione in emergenza, che, nelle situazioni previste nella pianificazione, è funzione demandata alla Prefettura.