Mario Pannunzio, le annate mancanti del “Mondo” alla biblioteca statale

Mercoledì (18 febbraio) alle 17, i rappresentanti dell’archivio storico del Centro Pannunzio consegneranno alla biblioteca statale di Lucca, nel corso di una cerimonia che si terrà nei saloni monumentali dell’istituto, le due annate (1952, 1957) del settimanale Il Mondo a completamento della raccolta. In questa occasione, dopo i saluti istituzionali del sindaco, Alessandro Tambellini, del professor Pier Franco Quaglieni, direttore generale del Centro Pannunzio, la professoressa Carla Sodini dell’Università di Firenze e il giornalista nonché scrittore statunitense Alan Friedman ricorderanno la figura di Mario Pannunzio nato a Lucca nel 1910 e direttore del settimanale dal 1949 al 1966.
Friedman è stato insignito, quest’anno, del premio Mario Pannunzio per la sua vicinanza allo spirito e al pensiero del giornalista lucchese e a quello del suo settimanale. Ambedue, infatti, hanno fondato il loro impegno professionale sul rispetto della verità giornalistica e sull’insegnamento di Tocqueville per una cultura politica ispirata all’idea di libertà come diritto individuale e base fondante della partecipazione e della democrazia. Spetta, invece, al professor Quaglieni il merito di avere riproposto all’attenzione dei lucchesi la figura e il ruolo di Mario Pannunzio come giornalista nonché animatore della politica e della cultura del ‘900 tramite le diverse testate da lui dirette fino agli anni de Il Mondo. Sebbene avesse lascito Lucca nel 1921 per motivi familiari per tornarvi solo per brevi periodi, Pannunzio rimase molto legato alla città natale e agli amici del’infanzia, soprattutto ad Arrigo Benedetti. Un sodalizio durato una vita come ricordato da Carla Sodini nel suo libro Amici per sempre (Mario Pannunzio e Arrigo Benedetti tra Lucca e Roma, Lucca, Maria Pacini Fazzi edizione, 2011) e che si estese a tanti altri giornalisti e scrittori lucchesi che lavorarono nelle redazioni dei giornali fondati e diretti dai due. La manifestazione proseguirà con l’inaugurazione di una targa ricordo all’ingresso dello storico ristorante Buca di Sant’Antonio, locale molto amato da Pannunzio che lo frequentava insieme ad Arrigo Benedetti ed altri intellettuali lucchesi.