Pugilistica, nessuna proroga per i locali allo stadio
Nessuna proroga per l’utilizzo della palestra allo stadio per la Pugilistica Lucchese: è questa la presa di posizione del presidente della Lucchese Andrea Bacci che oggi (13 febbraio) nella sala stampa dello Stadio, ha affermato che il 23 febbraio la palestra sotto la tribuna del Porta Elisa verrà liberata. A nulla sono serviti dunque gli appelli a pazientare ulteriormente, non ultimo quello del presidente della Provincia Stefano Baccelli (Leggi): “Non ho nulla contro la Pugilistica – ha dichiarato Bacci – anche se loro in questa vicenda non li ho mai sentiti. Non voglio umiliare la pugilistica, ma l’amministrazione comunale, per quello che non fa. Magari con un rapporto ed un confronto interpersonale potevamo provare a sistemare le cose, ma tant’è”.
“Adesso sembra che abbiano individuato un magazzino per loro, con grande ritardo. Non penso sia per merito dell’assessore (chiaro il riferimento a Celestino Marchini, ndr), che fin qui non ha fatto nulla”. Nessuna possibilità, dunque, che la pugilistica resti ancora dove si trova per altri due mesi, cioè il tempo necessario per svolgere i lavori negli spazi all’Istituto Fermi, individuati come nuova palestra. Poi Bacci lancia una nuova stoccata a Palazzo Orsetti: “L’amministrazione non risponde mai – dice – e non si tratta di un atteggiamento dilatorio. Manca proprio la volontà di fare le cose. L’illuminazione allo stadio? Anche su questo aspetto il sindaco tace”.
Poi Bacci si sofferma con durezza anche sulle novità societarie, facendo riferimento all’assemblea dei soci in vista della ricapitalizzazione per 550mila euro, che era prevista per giovedì ma che poi è slittata: l’operazione porterà all’uscita di diversi storici componenti, primo fra tutti l’ex presidente Nicola Giannecchini, e porrà nelle mani di Bacci oltre l’80 per cento delle quote. “Per ora non c’è nulla di ufficiale – osserva – ma so che qualche socio uscirà. Dico una cosa: certi nomi illustri che hanno fatto parte della società devono riflettere bene su quello che fanno. Lo dico perché lunedì c’è una scadenza importante, una data entro la quale ciascuno deve assumersi le proprie responsabilità. Invece sento persone andare in giro per ambienti che frequento solo per parlare male di noi. Entro lunedì le perdite devono essere ripianate, ciascuno secondo la propria responsabilità: so di soci che sono uomini veri e che daranno seguito agli impegni assunti. Altri invece sono soci solo a parole e non intendono mantenere fede agli impegni: spero che questa città se lo ricordi”.
Paolo Lazzari