Aperta la Casa della salute: sarà attiva 16 ore al giorno

14 febbraio 2015 | 10:26
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La Casa della Salute al Campo di Marte di Lucca è una realtà. La struttura per la continuità assistenziale, con le “novità” rappresentate dagli ambulatori di medicina generale, il servizio infermieristico territoriale e le attività per il sociale, è stata inaugurata questa mattina (14 febbraio) dal direttore generale dell’Asl 2 di Lucca, Joseph Polimeni, alla presenza delle autorità cittadine e dei sindaci, Alessandro Tambellini, Luca Menesini e Alberto Baccini in testa, assieme al presidente della Provincia Stefano Baccelli e al presidente della IV Commissione Sanità della Regione Toscana, Marco Remaschi. La struttura, che ha sede all’ex Padiglione C è dotata di spazi dedicati agli ambulatori per le cure primarie, che accolgono i medici di medicina generale riuniti in aggregazioni funzionali territoriali. Oltre a questo sono già attivi 14 letti di cure intermedie, che a breve diventeranno 28. Questo intervento va così a completare ed integrare gli altri servizi già attivati, come il presidio di cure intermedie, il servizio di continuità assistenziale (ex guardia medica) e la struttura di diabetologia e quella di medicina dello sport, con le sue attrezzature all’avanguardia tra cui l’apparecchiatura per la litotrissia. Entrambe ambiscono ad essere punto di riferimento a livello di area vasta.

Oltre al polo radiologico la struttura comprenderà anche, una volta posta a regime, attività specialistiche ambulatoriali, medici di medicina generale, infermieri, assistenti sociali, medici di continuità assistenziale ed altre significative attività territoriali. Tutto questo, nel disegno complessivo della Usl 2, consente di attivare il servizio h16 degli ambulatori medici: fino alla mezzanotte, compresi il sabato e la domenica, ci saranno ambulatori medici aperti, grazie all’integrazione con la continuità assistenziale, mentre nella fascia notturna sarà disponibile la centrale operativa del 118 che potrà inviare nei casi di necessità, l’auto medica.
Ma quello inaugurato oggi, con la benedizione di padre Giampaolo Salotti, è solo l’embrione di quella che sarà la vera e propria cittadella della salute a Campo di Marte. Lo annuncia, quasi al termine di una inaugurazione-monstre, il responsabile della zona distretto della Asl 2 di Lucca, Luigi Rossi: “A breve – dice – saremo in grado di inaugurare nel padiglione B del Campo di Marte, di fronte alla casa della salute, il consultorio della famiglia e una zona polispecialistica”. Sempre lì, e sono parole del direttore generale della Asl 2 Joseph Polimeni, dovrebbe sorgere il polo di diagnostica territoriale, a servizio proprio dei medici di medicina generale.
Nel mezzo, prima delle dichiarazioni istituzionali, il lungo tour nei due piani della casa della salute. Prima la diabetologia, uno dei fiori all’occhiello della struttura, soprattuto nei percorsi di intervento del piede diabetico e la medicina dello sport. Due specializzazioni per cui, nel percorso della riforma delle aziende sanitarie locali, Lucca ambisce ad essere punto di riferimento di area vasta. “Visibilità, accoglienza e presa in carico – dice il dg Joseph Polimeni – Sono queste le tre parole d’ordine della sanità territoriale e per cui questo presidio, il primo in Lucca città e che si affianca a quello già da tempo attivo a Marlia, rappresenta una prima risposta, affiancata all’ospedale per acuti inaugurato lo scoro anno. Un presidio sanitario integrato sul territorio che serve a fare in modo che le cure primarie rispondano meglio e siano più efficaci. Siamo coscienti, comunque, che esistono altre funzioni da potenziare, e da articolare poi in altri distretti periferici secondari”.
Una ramificazione che, per il sindaco Alessandro Tambellini e il presidente della Provincia, Stefano Baccelli, rappresenta un importante tassello per dare al territorio risposte migliori in termini di sanità. Ma l’intervento a suo modo più forte è quello del consigliere regionale Marco Remaschi che stempera un’atmosfera esclusivamente di festa e di entusiasmo, ricordando che “ora è necessario portare a termine il percorso che è stato stabilito in sede di conferenza dei sindaci. La riforma in atto, sia nel senso della sanità per intensità di cura, sia nel senso della divisione in tre entità di area vasta, funzione se tutti i passaggi li discutiamo e li affrontiamo con serietà e in tutti gli aspetti. Questa, in sostanza, è solo la prima tappa di un percorso che deve migliorare la qualità assistenziale. La casa della salute deve funzionare per dare risposte efficienti ai livelli di richiesta assistenziale. Una integrazione, insomma, fra salute e territorio per un sistema che deve funzionare benbe al di là dei servizi ospedalieri e che permetterà finalmente di portare a regime il San Luca come ospedale per acuti, cosa che propriamente al momento non è affatto”. “L’altro dato importante – conclude Remaschi – è che ora bisogna far conoscere al territorio quali servizi esistono, dove chiedere e ottenere le risposte assistenziali e come implementare il servizio se tutto funziona a dovere”.
“La Regione Toscana – ha evidenziato il coordinatore di area per il sistema sociosanitario dell’assessorato regionale alla salute Andrea Leto – ha investito ingenti risorse per l’implementazione del nuovo modello di sanità territoriale. Basti pensare che quella che inauguriamo oggi è la 46esima struttura di questo genere a livello regionale, addirittura la 24esima a partire dal 2013, anno in cui il nuovo assetto territoriale ha cominciato a svilupparsi in maniera più rilevante. Visitando la casa della salute mi ha colpito molto vedere, al secondo piano, strutture come la diabetologia e la medicina dello sport: è fondamentale che i professionisti delle cure primarie possano lavorare gomito a gomito con gli specialisti e a Lucca l’approccio che ho notato è proprio quello giusto”. Leto ha accennato anche alla riforma del sistema sanitario in corso a livello regionale: “La sanità ha una sua dinamicità e dobbiamo lavorare per far sì che i servizi siano costantemente adeguati alle esigenze dei cittadini. Per questo, dopo l’approvazione della legge di riordino della sanità toscana, apriremo sicuramente un’articolata fase di confronto con tutte le componenti del sistema”.
Qualche dubbio sul futuro della sanità territoriale arriva invece dai medici. Il presidente dell’ordine lucchese, Umberto Quiriconi sottolinea con forza come non basti un ospedale a intensità di cura, anche se la casa della saluta rappresenta una prima risposta per la sanità di secondo livello. Di opportunità di sviluppo di un vero e proprio polo sociosanitario parla invece il respondabile delle Aft, Guglielmo Menchetti: “Ma servono – dicono i rappresentanti dei medici – professionalità e professionisti, nonostante il momento di crisi”. “E anche – dice Menchetti non senza un pizzico di autocritica – una certa disponibilità al dialogo fra i medici di medicina generale di cui manca l’attitudine culturale”. E se gli infermieri sottolineano l’importanza del percorso avviato, soprattutto nel senso di una migliore formazione e professionalizzazione, e qualche difficoltà, invece, sul tema dell’assistenza domiciliare, il “veleno” dell’incontro rimane in coda.
Ed è rappresentato dalle parole della neopresidente della commissione pari opportunità, Daniela Grossi: “Abbiamo già sollevato – dice – e solleveremo sempre di più la questione della necessità di un consultorio della famiglia. Vorremmo avere, a nome della commissione e delle associazioni, delle specifiche su tempi e modi di avvio e messa a regime. Certo, oggi ci è stato detto che il consultorio avrà sede in un altro padiglione, mentre noi lo avremmo preferito più integrato con la casa della salute (magari al posto della medicina dello sport, è la posizione che circola nei corridoi dell’inaugurazione, ndr) per omogeneità di servizio. Chiediamo quindi un incontro a breve con i responsabili per chiedere chiarimenti e spiegazioni. Ci piacerebbe, insomma, essere coinvolti prima dell’inaugurazione” (Leggi la posizione della Città delle donne).

La nuova casa della salute nel dettaglio
All’interno dello stesso padiglione erano già attivi, tra gli altri servizi, il modulo di cure intermedie e la continuità assistenziale (ex guardia medica). Adesso sono disponibili ad essere utilizzati gli spazi destinati ad ospitare gli ambulatori delle cure primarie, dove già a partire dalle prossime settimane i medici di medicina generale delle aggregazioni funzionali territoriali (Aft) del Comune di Lucca potranno svolgere parte delle loro attività. Pronti a partire anche gli studi e gli ambulatori degli infermieri del territorio e gli uffici del sociale. Viene quindi attivata in maniera ufficiale la Casa della Salute, in cui a regime troveranno posto un polo radiologico, attività specialistiche ambulatoriali, medici di medicina generale, infermieri, assistenti sociali, medici di continuità assistenziale e altre importanti attività territoriali. Questo permette l’avvio e la messa a regime di un progetto sperimentale di integrazione tra medici di medicina generale e medici della continuità assistenziale (ex guardia medica) e servizio infermieristico delle cure primarie per l’ambito territoriale di Lucca e Pescaglia, che rappresenta un’autentica rivoluzione nell’assistenza. Il progetto interessa quindi le tre Aft di Lucca: Lucca Nord, Lucca Ovest e Lucca Sud. Per il momento, invece, nulla cambia per il territorio degli altri Comuni della Piana, in cui operano prevalentemente le altre due Aft (Capannori e La Francigena). A breve diventerà operativa anche la riorganizzazione del personale infermieristico dell’Unità funzionale cure primarie, con la costituzione di cinque équipe infermieristiche (una per ogni Aft) per l’assistenza domiciliare e per la medicina d’iniziativa. Per Lucca ciò rappresenterà il completamento dei servizi previsti da questo importante progetto sperimentale, che ha il suo fulcro nella figura del medico di medicina generale.
Il cittadino dovrà, infatti, far sempre riferimento al suo medico di famiglia e sarà lui, eventualmente, a coinvolgere i colleghi della continuità assistenziale in servizio attivo dalle 8 alle 18. Il fatto di “passare” attraverso il medico curante sottolinea l’importanza del proprio medico di fiducia e fa sì che questa risorsa, che l’azienda mette a disposizione durante le ore diurne (8 – 18) dal lunedì al venerdì, grazie alla collaborazione tra medici di medicina generale e medici di continuità assistenziale, venga utilizzata in modo appropriato. Nella casa della salute del presidio territoriale Campo di Marte i medici della continuità assistenziale continueranno a svolgere tutti i giorni il loro servizio per visite domiciliari e ambulatoriali dalle 20 alle 24 ed il servizio esclusivamente per visite domiciliari, su chiamata della centrale operativa 118, dalle 24 alle 8. Il sabato e nei giorni festivi saranno, come sempre, in servizio per visite ambulatoriali e domiciliari, su chiamata della centrale operativa 118, dalle 8 alle ore 20.

Le foto della “prima” alla Casa della Salute

Enrico Pace