Antenna S.Alessio, un cittadino: “Con la collocazione in un fondo privato il Comune ha perso anche possibili introiti”

19 febbraio 2015 | 08:03
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Antenna S.Alessio, un cittadino: “Con la collocazione in un fondo privato il Comune ha perso anche possibili introiti”

Non ci sono solo cittadini che protestano contro la nuova antenna radio base di via Fonda a Sant’Alessio. E così anche un cittadino della zona che ci tiene a specificare di non essere aderente al comitato anti-ripetitore, scrive la propria posizione sulla polemica in corso. Che non si basa, solo, sul posizionamento della struttura: “Penso di parlare – dice – a nome di tutti se dico che un’antenna nella zona di Sant’Alessio debba essere installata per garantire una copertura, almeno decente, del segnale per i telefoni cellulari. Anzi mi permetto anche di dire che siamo una delle uniche porzioni del territorio lucchese, inteso come comune, con una bassa copertura telefonica; e badiamo bene siamo nel 2015. Per cui questa installazione doveva esser sicuramente fatta molto tempo addietro, ma come si dice, meglio tardi che mai”.

“Pur essendo vero – dice il cittadino – che queste radiazioni elettromagnetiche possono essere dannose alla salute di chi vive in prossimità dell’antenna, penso che la questione debba essere incentrata su altri aspetti, visto che nel mondo in cui viviamo ci sono numerose onde elettromagnetiche, che giornalmente ci inondano. Ad esempio pensiamo al wi-fi, ai telefoni cordless, ed ai vari strumenti elettrici che usiamo quotidianamente in casa (frigo, microonde, ecc.). Vorrei però porre l’attenzione sul sito scelto, dove verrà collocato il ripetitore. Si trova in un campo di un privato che percepirà un affitto annuo pari a 15/20 mila euro netti. Sappiamo tutti come le casse del Comune di Lucca siano perennemente (ma in particolare in questo momento) in rosso; ed allora un’altra domanda sorge spontanea: perché l’amministrazione non ha fermato il progetto ed obbligato la Telecom a installare l’antenna nel sito preferenziale, ossia al cimitero di Sant’Alessio, permettendo al Comune di ricavare un guadagno pari a 15/20 mila euro l’anno? Capiamoci, sto facendo un discorso fuori dagli schieramenti politici. Lo stesso sindaco ha ammesso che ancora una volta, il bilancio sarà chiuso in rosso e con grande difficoltà. Ma allora io mi chiedo, perché buttare via questo introito? Non avrà risolto sicuramente i problemi economici del Comune, ma vedo inutile rinunciarci, per poi dover introdurre tasse assurde (vedi aggiornamento della tassa di soggiorno ad esempio) od innalzare le aliquote che gravano sulle vari Tasi, Imu, ecc…”.
“Inoltre – chiude il cittadino – vorrei segnalare come i lavori per collegarsi dalla via provinciale al sito di installazione dell’antenna, svolti in autunno, siano stati eseguiti all’oscuro dei residenti. Da ciò viene da porsi un’ulteriore domanda: possibile che il sindaco Tambellini non sapesse niente di questo? Ma non scherziamo. Io credo che noi tutti cittadini abbiamo il diritto di poter protestare (in modo civile) contro una determinata decisione; di conseguenza un rappresentante pubblico non può e non deve permettersi di prendere i giro i suoi cittadini. Vorrei inoltre sottolineare che un sindaco è sì colui che è a capo dell’amministrazione comunale, ma è anche la persona che in momenti di difficoltà dei suoi cittadini prende le loro difese. E questa volta caro sindaco, nel torto non ci sono i cittadini, ma lei e la giunta che presiede. Sorge spontanea però un’ultima domanda: siamo sicuri che la giunta non abbia lasciato correre i tempi della pratica, facendo entrare in gioco il silenzio-assenso perché non sapeva come gestire la situazione? Forse perché non ha avuto il coraggio di prendere una posizione precisa e decisa sulla localizzazione dell’antenna? O forse perché alle persone che gestiscono il nostro comune, andava bene che il ripetitore sorgesse proprio in quella zona?”.