Scuola Made, giovani studenti pronti per gli stage – Ft






Metti una sera a cena alla Scuola Made di San Gennaro. Protagonisti i primi 17 studenti della realtà, creata nella splendida struttura ristrutturata di Palazzo Boccella, che forma, dopo il diploma, professionisti dell’accoglienza e della cucina. Vengono da tutta Italia i giovani che sognano, un domani, di lavorare in grandi catene di alberghi e ristoranti di alto livello e che già da marzo avranno la possibilità di effettuare uno stage in importanti realtà: dalla fattoria dei Marchesi De’ Frescobaldi alle Canarie, dalla catena degli Una Hotel ai ristoranti di lusso. L’ultimo atto di questo primo semestre di corso che poi lancerà questi giovani, che vanno dai 19 ai 30 anni, nel mondo del lavoro. Proveniendo da esperienze diverse: c’è chi ha già lavorato in alberghi e ristoranti, chi proviene da esperienze di tutt’altro tipo. Tutti con la solita passione, in qualche modo “fomentata” dai tutor del corso realizzato da Fondazione Campus e Università di Padova. Tanto da creare, fra i vari gruppi, una vera e propria competizione.
Gli studenti, infatti, sono divisi in quattro brigate, che prendono il nome da frutta e verdura: lampone, mela verde, zucca e broccoli. Ciascuna di queste, secondo un calendario prestabilito, si occupa giornalmente di fare gli acquisti, cucinare, allestire, accogliere. Il modo migliore per imparare sul campo cosa li aspetterà nei prossimi anni. Un lavoro messo al vaglio, nelle ultime settimane, ogni mercoledì anche da ospiti prestigiosi, invitati a cena nelle sale del Palazzo proprio da chi frequenta il corso. Come nella serata di ieri quando i giovani hanno allestito un aperitivo e una cena di tre portate che ha deliziato i palati della stampa e del presidente della Fondazione Palazzo Boccella Romano Citti. A fine serata anche la “sorpresa” della visita di Marialina Marcucci, che si è congratulata per la vitalità e l’energia di questi primi studenti del corso. Studenti che concluderanno la loro esperienza a San Gennaro il 21 marzo con una vera e propria sagra paesana, organizzati con gli abitanti del posto, che in questi mesi hanno insegnato loro tutti i segreti della cucina tipica locale: taglierini in salsa di faglioli, trippa, farinata e rovelline. Perché non tutto è, e sarà, nouvelle cuisine.
Intanto sono già aperte le iscrizioni per la seconda edizione del corso. Dopo il primo incontro con giovani diplomandi e genitori sono già quattro gli iscritti (su un numero massimo di venti) per il corso che prenderà il via ad ottobre. E nessuno di questi è lucchese, con un cinquanta per cento che proviene dalle isole della Campania, in particolare da Ischia e da Procida.
A promuovere il futuro della scuola Made, però. rimane il sorriso dei primi studenti, la loro voglia di emergere e di stupire. A tavola come in cucina. Il miglior viatico per un futuro di successo.