Proposta di legge sugli appalti, anche la Cgil di Lucca raccoglie le firme

“Gli appalti sono il nostro lavoro. I diritti non sono in appalto”. Queste sono le parole scelte dalla Cgil per la campagna a sostegno di una proposta di legge di iniziativa popolare sul tema. Parte anche nella provincia di Lucca la raccolta firme per una proposta di legge ad iniziativa popolare, promossa dalla Cgil, in materia di garanzia dei trattamenti dei lavoratori impiegati nelle filiere degli appalti privati e pubblici, contrasto alle pratiche di concorrenza sleale tra imprese, tutela dell’occupazione nei cambi di appalto. “Il termine appalti – spiega la Cgil in una nota – troppo spesso è legato a malaffare, ma dietro ci sono centinaia di migliaia di lavoratrici e lavoratori che pagano il prezzo più alto di questa deriva, che in Italia si stima valere oltre 70 miliardi. Gli appalti sono, infatti, prevalentemente sinonimo di lavoro povero, destrutturazione del ciclo produttivo, sfruttamento del lavoro, assenza di diritti, inquinamento dell’economia”.
“Questi sono gli elementi che impongono una politica diversa e le ragioni di un impegno straordinario della Cgil, che si innesta in un percorso sindacale unitario che sta monitorando, sul tema appalti, le direttive europee ed il disegno di legge delega di recepimento. Il merito della proposta di legge della Cgil: lotta al massimo ribasso, riduzione del numero delle stazioni appaltanti, ripristino della clausola sociale, applicazione di un contratto di riferimento, quello prevalente nel sito, ripristino della norma sulla responsabilità solidale. La Cgil, nel concreto – prosegue la nota -, si propone di fare in modo che, ad esempio, in caso di cambiamento del titolare dell’appalto, i lavoratori già impiegati non debbano stipulare un secondo contratto ex novo, perdendo l’anzianità maturata con la prima ditta e magari doversi sottoporre ad un secondo periodo di prova, dopo averne già superato uno con la prima ditta, o vedersi azzerare l’anzianità di servizio. Nei prossimi giorni saranno allestiti banchetti per la raccolta delle firme. Si ricorda, inoltre, che è possibile firmare in tutti i comuni della Provincia di Lucca”.