Steccone, anche Italgas fa ricorso al Tar contro la bonifica

20 febbraio 2015 | 17:03
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Steccone, anche Italgas fa ricorso al Tar contro la bonifica

L’ordinanza della Provincia di Lucca che invita azienda e Comune a bonificare l’area dell’ex Italgas allo Steccone di San Concordio ha scatenato una guerra di ricorsi al Tar che – c’è da scommettere – allungherà inevitabilmente i tempi per eliminare la centrale dei veleni, dopo già lunghi anni di abbandono. Sì perché al ricorso al tribunale amministrativo regionale per impugnare l’atto di Palazzo Ducale presentato da Palazzo Orsetti (Leggi), si è aggiunto, com’era da prevedere, anche quello dell’azienda ex Italgas. L’amministrazione comunale, nel suo ricorso, ha sostanzialmente avanzato dubbi su alcuni rilievi fatti dalla Provincia, escludendo in ogni modo di aver aggravato l’inquinamento del luogo, dopo essere subentrato nella proprietà dell’area dello Steccone.

Anche contro queste osservazioni si schiera Italgas, che lo scorso 4 febbraio ha presentato la sua opposizione all’ordinanza dell’amministrazione provinciale rivolgendosi perché decida tra le parti al tribunale amministrativo della Toscana. Così l’amministrazione comunale ha delegato l’avvocato Paolo Carrozza a seguire per proprio conto anche questo nuovo capitolo del caso Steccone.
Dopo alterne vicende, a provocare le contromosse al Tar era stata l’ordinanza della provincia di Lucca diretta sia al Comuni che a Italgas. In quell’atto sostanzialmente, dopo le opportune verifiche, la Provincia ha indicato proprio l’amministrazione comunale come “corresponsabile” dell’inquinamento, accertato dalle analisi di Arpat e dalle successive verifiche della polizia provinciale.