
Nei giorni in cui la città dice addio alla Manifattura Tabacchi così com’era, con tanto di visite guidate in quel che è rimasto della struttura industriale nel centro cittadino c’è anche spazio per il ricordo. Di chi quella Manifattura l’ha conosciuta per i rapporti con chi ci ha lavorato. E’ con la poesia di Domenico Bertuccelli (in arte Gavorchio) in ricordo della mamma sigaraia che Lucca in Diretta vuole dire il suo personale addio alla Manifattura.
Odor di mamma
odor di Manifattura
Ricordo le tue mani, mamma:
affusolate, calde, morbide.
Mani d’oro che durante il giorno
instancabili e veloci,
arrotolavano foglie di tabacco,
e alla sera,
se pur stanche,
nascondevano tra le dita
ancora la forza di accarezzare noi bambini.
Mani pulite, curate perché erano lo strumento
per portare a casa il pane.
Quelle dita ci hanno vestito, nutrito,
lavato, stirato, pulito,
non ci hanno fatto mancar mai niente,
e ci hanno persino dato un tetto,
tutto nostro.
Mani che odoravano di un profumo strano,
come i tuoi vestiti, la tua borsa, i tuoi capelli,
quando tornavi dal lavoro.
Un odore perenne, che non era di tabacco,
e nemmeno di fumo,
era
ora ricordo mamma: odor di Manifattura.