Vignetta sull’Isis condivisa da una consigliera, Grossi: “La violenza non può essere motivo di risate”

Fa ancora discutere la condivisione di un post su Isis e violenza sulle donne condiviso sulla bacheca della consigliera Laura Giorgi (M5S). A intervenire è la presidente della commissione pari opportunità Daniela Grossi: “Su questo post – dice – anzi sul link da lei condiviso si assiste alla solita battuta di humour da bar di quart’ordine. Certo, il link (assai brutto graficamente) è nel solco della tradizione di immagini e “notizie” di un blog più affermato, a cui la signora si richiama nel suo agire politico, quindi tutto nella norma si potrebbe pensare, come per le scie chimiche o il microchip impiantato nelle persone. Quel che non è nella norma è che si associ l’Is e donne famose per denigrarle, come se essere belle fosse un lasciapassare allo stupro, e quindi se non sono belle non valgono nemmeno per questo; quel che non è nella norma è che si rida di questo, come se l’Is fosse una barzelletta o come se la violenza fosse motivo di risate. Io non rido, e non ridono nemmeno le donne che si rivolgono ai centri antiviolenza, o al Codice Rosa. Perché la signora non viene domani all’incontro di Non ho paura e spiega cosa la diverte tanto? Forse non lo sa, ma il Comune di Lucca da settimane è sul campo per un’iniziativa di sensibilizzazione sul tema della violenza e proprio domani si parla di stupro. Forse non lo sa, ma lo dovrebbe sapere, dato che è consigliera comunale, così come lo è uno dei commentatori che afferma che nessuno mai violenterebbe quelle due donne ritratte (Lido Fava, ndr). Potrebbe venire anche lui a spiegarci il perché. Io domani sarò là ad ascoltare”.