Il comitato: a Torre strada pericolosa, va allargata

E’ troppo pericolosa a Torre la strada in località Bollore e i cittadini scrivono al presidente della Provincia Stefano Baccelli chiedendo che fine abbia fatto il progetto di ampliamento della strada. Lo chiedono senza girarci troppo intorno i membri del comitato Valfreddana delle idee che puntano il dito contro una viabilità “insufficiente e inadeguata alle esigenze del traffico che – scrivono a Baccelli — interessa soprattutto il traffico a valle tra S. Martino in Freddana e Lucca”, e che, secondo loro, “è assolutamente non più rinviabile”.
“Lei – si legge nella lettera a Baccelli – ha avuto occasione, negli ultimi tempi, di venire in questa zona e si è reso conto di persona della inadeguatezza e della pericolosità per l’incolumità pubblica che caratterizzano il tratto cosiddetto a Bollore nel paese di Torre, ampliato anni fa a S. Martino nel tratto compreso nel comune di Pescaglia e poi improvvisamente interrotto. Si tratta di un’opera che era stata approvata fin dagli anni ’80 del secolo scorso, mai realizzata, promessa più volte dal suo predecessore Tagliasacchi, ma rimasta purtroppo, durante il suo mandato, nel libro dei sogni. Quel tratto in passato è stato anche teatro di vari incidenti mortali, uno con un paio di morti si verificò proprio sulla curva). Un pedone non può avventurarvisi a piedi senza rischiare la vita, anche se c’è gente che vi è costretti, tra i quali ad esempio i venditori ambulanti. Senza dimenticare i tanti pellegrini che percorrono questo tratto di strada come percorso più agevole della via Francigena, oppure i numerosissimi ciclisti, per i quali la via della Freddana è il percorso più battuto in assoluto, ma anche uno dei più pericolosi, privo com’è di un minimo di piste ciclabili laterali, che volendo potrebbero essere realizzate in vari punti, come quello della dritta della Tabarrana tutta fiancheggiata da alberi. Il tratto, inoltre, della curva in località Guidotti, compreso nel progetto Bollore, è particolarmente insidioso sia con il sole calante alla fine dell’estate che durante la notte per l’assoluta mancanza d’illuminazione. Ora, in modo ufficioso, abbiamo appreso mesi fa che lei aveva comunicato come il progetto di allargamento della sede stradale nel tratto Bollore fosse finalmente prossimo alla sua realizzazione, perché coperto da finanziamento. Purtroppo, passano rapidamente i mesi e la chiusura delle funzioni istituzionali dell’amministrazione da Lei presieduta sembra ormai imminente, per cui comprenderà la nostra inquietudine per non aver ancora saputo niente di ufficiale circa l’approvazione dei lavori, l’assunzione formale dell’impegno di spesa, l’appalto dell’opera e quant’altro si rende necessario dal punto di vista amministrativo all’effettiva realizzazione del progetto, la quale cosa, le assicuriamo, è attesa con ansia da tutta la popolazione che abita e lavora in Valfreddana. Si tratta di tantissima gente che ogni giorno percorre questa strada a rischio della vita per andare a lavorare, sfidando i frequenti incontri con enormi automezzi i quali allorché si incontrano tra loro, hanno anche difficoltà a scambiarsi. Lei, Presidente, ci assicurò che il lavoro sarebbe stato fatto e, in verità a noi era sembrato che su quest’opera -attesa da tanti anni- Lei avesse voluto impegnarsi senza se e senza ma in prima persona. Siamo sicuri che non vorrà deluderci come tante volte siamo stati delusi negli anni passati. Attendiamo una risposta scritta concreta, rassicurante e positiva che ci consenta di dire che finalmente dalle parole si è passati ai fatti. Caro Presidente, non ci abbandoni e non tradisca la nostra fiducia; veda di fare i modo che i lavori, iniziati anni fa, vengano ripresi e completati al più presto. Gliene saremo immensamente grati”.