Antenna S.Alessio, Comune: “Asl esula da sue competenze”

27 febbraio 2015 | 16:15
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Antenna S.Alessio, Comune: “Asl esula da sue competenze”

Antenna di S.Alessio “bocciata“ dall’Asl, ma il Comune non ci sta. E contesta alcuni passaggi della relazione consegnata (anche) nelle mani dei residenti: “L’amministrazione comunale manifesta il suo stupore – si legge in una nota – nel ricevere per conoscenza da parte del dipartimento di prevenzione dell’Asl 2 un parere, quanto meno singolare, in merito all’antenna Telecom di Sant’Alessio. In particolare colpisce il riferimento ad una serie di aspetti che certamente esulano dalla competenza dell’azienda sanitaria. Infatti, non solo viene focalizzata l’attenzione sulla pubblica utilità dell’antenna, che non spetta al dipartimento di prevenzione dell’Asl valutare, ma, addirittura, si formulano considerazioni di carattere urbanistico che, come è noto, non sono di competenza dell’azienda sanitaria”.

“Sul primo aspetto  afferma il Comune – si rileva di nuovo, come già ribadito in più occasioni, che le stazioni radio base, secondo le normative vigenti, sono equiparate ai servizi di urbanizzazione primaria. Quanto all’individuazione del luogo, si precisa che la legge regionale 49/2011 prevede che “l’osservanza dei criteri localizzativi (…), non può pregiudicare la funzionalità delle reti di radiocomunicazione” (Articolo 11, comma 3). Al riguardo è noto che, seppur tardivamente, l’amministrazione ha acquisito dai gestori la documentazione con la quale è stata motivata la scelta del sito in relazione alle necessità di efficace copertura della zona. Pertanto su questo aspetto, in questa fase della procedura, il Comune non la possibilità di incidere a meno di non commettere un vero e proprio illecito in relazione ad un titolo autorizzatorio valido ed efficace, anche alla luce del parere positivo reso dalla locale Soprintendenza. Inoltre, sorprende leggere nel parere – che peraltro è inviato direttamente ai rappresentanti del comitato e solo per conoscenza al sindaco – un invito rivolto direttamente all’amministrazione comunale affinchè ponga in essere “ogni atto al fine di spostare la stazione radiobase” quando è noto che l’amministrazione ha prima incontrato e poi chiesto formalmente la sospensione dei lavori ottenendo però una risposta negativa”.
“In ogni caso, queste valutazioni non competono all’Asl – contesta il Comune – dal momento che esse non si riferiscono a profili di rischio sanitario. Non si comprende, pertanto, il motivo di tali osservazioni. Così come non si comprenderebbe, ad esempio, se a parti invertite l’amministrazione comunale prendesse posizione sulla chiusura di un esercizio commerciale, disposta dall’Asl per carenze igienico-sanitarie, adducendo rilievi legati alla necessità di salvaguardare lo sviluppo economico cittadino. La sede più opportuna per svolgere queste considerazioni sarebbe stata infatti la riunione dell’Osservatorio permanente sulla telefonia mobile del 21 gennaio 2014 nella quale si è discusso del progetto relativo all’antenna di S.Alessio. Tuttavia nonostante la rituale convocazione non era presente nessun rappresentante dell’Asl 2. Quanto al rischio sanitario, è lo stesso parere a sostenere come non vi sia attualmente alcuna evidenza scientifica sul fatto che le emissioni elettromagnetiche siano dannose per la salute, né a quale livello di esposizione eventualmente lo diventino. Pur concordando con il principio di precauzione, vale però la pena evidenziare che le norme vigenti stabiliscono che tale principio è rispettato in presenza di valori di emissione sui quali Arpat è soggetto competente a vigilare”.
“In questo caso, come è noto – chiude il Comune – Arpat ha ribadito in tutte le sedi che le emissioni previste dalla stazione radio base sono bel al di sotto dei limiti previsti. A tale proposito l’amministrazione avrà cura che siano disposti, anche dopo la messa in funzione dell’antenna, tutti i controlli necessari a garantire il rispetto dei valori soglia. Se però, il dipartimento di prevenzione ritiene che esista un rischio sanitario specifico anche al di sotto di tali parametri ed è in condizione di dimostrare scientificamente tale assunto, ci aspettiamo che emani ulteriori pareri di analogo tenore anche per tutte le altre centinaia di antenne che sono attualmente installate nel Comune e nella Provincia di Lucca”.