Elezioni Rsu scuola, l’appello dei Cobas: “Ci siamo anche noi, nonostante sia negato il diritto di assemblea”

“I Cobas scuola partecipano alle elezioni Rsu del 3, 4 e 5 marzo ancora senza diritto di assemblea, senza quindi libertà di parola, mentre gli altri sindacati hanno potuto organizzare varie assemblee sia per cercare i candidati che per invitare gli elettori al voto”. Così l’organizzazione sindacale in vista del voto che si svolgerà la prossima settimana. “Inoltre – spiegano ancora i Cobas – le organizzazioni firmatarie di contratto possono partecipare alla contrattazione di istituto anche senza Rsu elette. Si tratta di una palese violazione delle regole base della democrazia, che discrimina il sindacalismo di base da 15 anni. Ciò nonostante nel 2012 il 26 per cento dei lavoratori votarono Cobas nelle scuole in cui vi erano nostre liste, dato corrispondente al 14 per cento dei votanti di tutta la Provincia. Per questa tornata siamo riusciti a presentare liste in 30 scuole su 56 (54 per cento): a Lucca Iis Carrara-Nottolini-Busdraghi, Iis Machiavelli-Civitali-Paladini, Liceo Artistico Passaglia, Scientifico Vallisneri, Iis Pertini, Ic Lucca Centro, Ic Lucca 3, 4, 6 e 7; in Versilia Iis Piaggia, Iis Galilei Artiglio, Is Marconi di Viareggio; Iis Don Lazzeri–Stagi di Pietrasanta; Ic Marco Polo Viani, Ic Don Milani di Viareggio; Ic Forte dei Marmi, Ic Pietrasanta 1 e 2, Ic Seravezza, Ic Massarosa 1 e 2, Ic Camaiore 1, 2 e 3; inoltre, l’Iis di Barga –Borgo, l’Iis Piana di Lucca, l’Ic Montecarlo, l’Ic Don Aldo Mei e, infine, l’Ic Piaggia di Capannori, in cui era candidato l’animatore di tante battaglie sociali, il compianto Fabio Lucchesi, che cogliamo l’occasione di ricordare ancora con rinnovato dolore”.
“Votare Cobas è l’appelo del sindacato – significa votare per salvaguardare la qualità della didattica contro la scuola dei quiz Invalsi e del sistema nazionale di valutazione che saranno usati – come prevede la “cattiva scuola” di Renzi – per la carriera dei docenti e per differenziare i finanziamenti alle scuole, con conseguente trasformazione dei docenti in addestratori ai quiz; contro gli scatti di merito, che mettono in competizione individuale i lavoratori della scuola, che invece ha bisogno di collegialità e cooperazione; contro la subordinazione della scuola agli interessi aziendali, con le 200 ore all’anno di alternanza scuola lavoro sottratte all’insegnamento e con gli studenti trasformati in lavoratori -apprendisti; per l’assunzione di tutti i precari che lavorano da più di 3 anni, da utilizzare per ridurre il numero di alunni per classe eliminando le classi–pollaio; contro l’applicazione della Brunetta, che attribuisce ai dirigenti scolastici importanti materie di contrattazione, il potere di prendere iniziative unilaterali e di decidere a chi erogare i compensi; per distribuire le risorse nel modo più equo e ugualitario possibile; per la democrazia sindacale, con l’impegno a sottoporre ogni ipotesi di contratto al giudizio dell’assemblea; per la difesa della democrazia degli organi collegiali contro lo strapotere dei dirigenti, che spesso si comportano illegittimamente come superiori gerarchici rispetto agli organi collegiali. Soprattutto votare Cobas significa dare la possibilità di esprimere le proprie idee a chi non ha il diritto di parola”.