Al Cantiere Giovani un incontro sul tema delle famiglie arcobaleno

Anche in Lucchesia le famiglie arcobaleno, quelle cioè costituite da genitori omosessuali e dai loro figli, sono una realtà di cui si parla molto poco ma che è quasi sempre perfettamente integrata nei paesi, nelle scuole e in tutti gli altri luoghi dove si erogano servizi e si crea comunità. A raccontare queste esperienze ci pensa adesso LuccAut: un’associazione di promozione sociale da poco costituitasi sul nostro territorio e formata da un gruppo di donne e di uomini, di diversificato orientamento sessuale, che intendono promuovere una cultura della tolleranza e dell’accoglienza contro ogni discriminazione e in particolare interessate a difendere i diritti delle persone lesbiche, gay, bisessuali e transessuali.
Lo fa con un incontro in programma lunedì prossimo, 9 marzo, alle 21, nella sala del Cantiere Giovani di Lucca, in via del Brennero 673, dal titolo Mille modi di dire famiglia: l’esperienza dei genitori omosessuali. L’appuntamento è organizzato proprio in collaborazione con l’associazione delle famiglie arcobaleno e con la Provincia di Lucca. A spiegare la finalità della serata è il presidente di LuccAut, Raffaele Ciampi: “Vogliamo condividere i contorni di una realtà che esiste anche sul nostro territorio, e che è molto più ampia di quanto si crede: questo perché siamo convinti che la conoscenza sia il primo passo per il rispetto e l’integrazione. A raccontare la loro storia saranno proprio delle persone che vivono questa esperienza: è un’occasione quindi che offriamo alla comunità per fare un piccolo passo di crescita tutti insieme”. Durante la serata sarà anche proiettato il documentario “Due padri per David” di Renato Pugina. LuccAut è anche su facebook con una sua pagina; l’email è luccaut@gmail.com.