
Saranno destinati all’emergenza abitativa sette alloggi costruiti da Erp recentemente in via Pisana a Montuolo. La Regione Toscana infatti ha ammesso a finanziamento il nuovo progetto del Comune di Lucca, che aveva dovuto rinunciare al tanto contestato recupero dell’edificio di via Brunero Paoli in quanto non c’erano i tempi tecnici necessari per procedere alla rendicontazione dei lavori secondo le scadenze fissate dal bando dell’Unione Europea (Por Creo Fesr 2007-2013 linea 5.1 C2 Interventi pilota in materia di edilizia abitativa a favore di comunità emarginate). La Regione Toscana finanzierà dunque l’80 per cento (pari a 884.400 euro) il costo complessivo del progetto del Comune di Lucca che è di 1.105.500 euro, mentre il restante 20 per cento dei costi verrà sostenuto da Erp (pari a 221.100 euro).
Come già nel precedente progetto di recupero e ristrutturazione dell’immobile di via Brunero Paoli, l’amministrazione comunale intende utilizzare i 7 alloggi di Montuolo che acquisirà nel proprio patrimonio, per rispondere alle situazioni di marginalità presenti sul territorio comunale utilizzando il sistema di assegnazione cosiddetto a mosaico, vale a dire collocando nuclei familiari di diversa provenienza in alloggi di edilizia residenziale pubblica sparsi su tutto il territorio comunale. L’intento dell’amministrazione comunale, in linea con il bando dell’Unione Europea, è quello di evitare ghettizzazioni e prevenire il possibile insorgere di tensioni sociali.
“Negli ultimi dieci anni – afferma a questo proposito l’assessore alle politiche abitative Antonio Sichi – dei 270 alloggi di edilizia residenziale pubblica consegnati alla cittadinanza, 27 alloggi, pari al 10%, sono stati assegnati a nuclei provenienti da comunità emarginate. Queste assegnazioni sono state scientemente effettuate sull’intero territorio comunale da un lato al fine di evitare una ghettizzazione della marginalità, consentendo un miglior inserimento nel contesto abitativo residenziale, dall’altro lato per impedire la creazione di tensioni sociali derivanti da contrapposizioni fra gruppi sociali di diversa origine”.
Utilizzando il sistema di assegnazione progressiva delle case popolari presenti su tutto il territorio comunale sulla base della graduatoria generale e vigente, l’amministrazione comunale intende procedere anche, mano a mano che verranno liberate le strutture dell’insediamento situato in via della Scogliera, al loro progressivo smantellamento, come previsto dalla legge in materia (la numero 865 del 1971), che, all’articolo 54 recita: “Gli istituti autonomi per le case popolari prevedono a demolire le baracche e a rendere inagibili gli altri alloggi impropri o malsani, già occupati dagli assegnatari dei nuovi alloggi non appena questi ultimi sono stati consegnati”.