




Tutta la preoccupazione e la rabbia sul futuro della Gesam si è riversata oggi (7 marzo) sotto la sede del consiglio comunale a Palazzo Santini. I dipendenti della società, in vista della trasformazione annunciata nei giorni scorsi (Leggi l’articolo), hanno infatti approfittato della riunione del consiglio comunale aperto sul tema delle politiche di genere per manifestare e ribadire i concetti già affermati nell’assemblea di giovedì scorso al centro parrocchiale Le Vele di San Donato (Leggi l’articolo). Una protesta numerosa, e rumorosa, che ha raggiunto un immediato obiettivo, ovvero l’interessamento del sindaco, Alessandro Tambellini che, dopo il suo intervento in aula, ha accettato di incontrare i lavoratori.
Ed è stato scontro anche perché le rappresentanti sindacali avevano diffuso all’entrata di Palazzo Santini un comunicato molto duro nei confronti dell’amministrazione: “Diteci – c’è scritto nel volantino delle Rsu – le reali motivazioni di quanto sta accadendo. State giocando con il nostro futuro. Chiediamo pubblicamente all’amministrazione comunale le reali motivazioni che avrebbero portato all’ipotesi del riordino del gruppo Gesam. Sono vane per noi le rassicurazioni circa il nostro futuro che il sindaco, Alessandro Tambellini esterna anche in sede pubblica. L’amministratore unico di Lucca Holding dice altro. Abbiamo il diritto di conoscere, con certezza, il nostro futuro: il gruppo Gesam, da sempre, rappresenta la “cassaforte” del Comune di Lucca, grazie all’unione sinergica delle tre aziende, alla snellezza operativa delle tre società ed alle attività di vera holding che dà beneficio al gruppo”. “Quale futuro – spiega il volantino – per la città di Lucca senza un futuro per il Gruppo Gesam? Le promesse fatte in campagna elettorale da questa amministrazione erano ben altre. Si parlava di potenziamento del gruppo in visione delle gare del gas. Si parlava di cercare finanziamenti che avrebbero permmesso a Gesam di partecipare in piena autonomia alle gare”. “Questa amministrazione – chiude il volantino – cura gli interessi della nostra città o gli interessi di Toscana Energia?”. Dipendenti e sindacalisti chiedono di essere contattati con frequenza lungo l’iter che, nei prossimi mesi, dovrebbe portare alle trasformazioni imposte dalla legge. Chiedono chiarezza e maggiore trasparenza all’amministrazione comunale, ma è proprio questo l’appunto che il sindaco Tambellini non è disposto ad accettare: “Non si è mai vista un’amministrazione più trasparente della nostra – tuona – trovo molto fuori luogo i concetti da voi espressi a parole e tramite i volantini”.
Il primo cittadino ha quindi invocato il rispetto che lui stesso garantisce ai dipendenti Gesam, ma la diatriba è proseguita con parole che hanno fatto alzare i toni dell’incontro con Tambellini che, confrontandosi con i lavoratori ha ribadito concetti già espressi anche con un comunicato ufficiale: “Dovete capire – ha detto ai dipendenti ed in particolare alla rappresentante Rsu Giuseppina Paolinelli – che alcune cose sono imposte dalla legge e io fuori della legalità non voglio stare. Qui si tratta di regolarizzare alcuni affidamenti illegittimi, di rimettere la situazione sul pulito: nessuno ha mai detto che perderemo il controllo del Gruppo Gesam o che smobiliteremo. Dovete informarvi meglio prima di scrivere certe cose. Non c’è alcun doppio fine, nessuna mancanza di trasparenza e nulla c’entra la situazione di Viareggio con noi”. “Non è vero – ha aggiunto – che le cose dette in campagna elettorale non le perseguiremo, ma le promesse le manterremo tutte”.
Pronta la risposta della rappresentante delle Rsu che, nel ribadire la sua preoccupazione ha aggiunto: “Non c’è legame fra voi e la Gesam – ha detto – e questo ci preoccupa, ancor di più perché è il sindaco che ha nominato i vertici di Gesam. E poi lo stesso Bortoli ha detto che c’è da essere preoccupati”. Pronta la risposta del sindaco: “Gli articoli leggeteli tutti interi – ha detto – perché Bortoli ha spiegato che l’unica vera cosa di cui preoccuparsi sono gli affidamenti illegittimi, non i posti di lavoro. Così stravolgete il senso delle affermazioni”.
Quale futuro insomma? La risposta potrebbe passare anche da una commissione partecipate ad hoc. A richiederlo è il consigliere comunale di Forza Italia, Marco Martinelli, che chiede una convocazione urgente della commissione, alla presenza dei lavoratori e dei vertici dell’azienda, alla presenza del sindaco e dell’assessore competente. Dopo questo step Martinelli richiederà inoltre un’interrogazione in Consiglio.
Paolo Lazzari