Morto l’architetto Roberto Mannocci

7 marzo 2015 | 12:45
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Morto l’architetto Roberto Mannocci

Un lutto che colpisce tutta la città. E’ scomparso all’età di 73 anni, stroncato da un male, l’architetto Roberto Mannocci, presidente di Italia Nostra Onlus di Lucca e noto e stimato professionista di Ponte a Moriano. Mannocci è morto questa mattina (7 marzo) all’ospedale San Luca dove si trovava ricoverato: la sua salma è stata composta all’obitorio del Campo di Marte, in attesa dei funerali che si svolgeranno nella cappella alle 16 di lunedì (9 marzo). La notizia della sua scomparsa ha colpito vivamente l’ambiente dei colleghi ma anche della politica. Mannocci, infatti, era stato consigliere comunale eletto tra le file del Pci tra gli anni 80 e 90. Da sempre era stato un convinto ambientalista, impegnato nella tutela dei beni artistici e architettonici della città, per i quali restano alcune sui interessanti pubblicazioni dedicate a Lucca.

Qui si era da sempre speso il suo impegno: fino all’ultimo. Di recente infatti aveva lanciato l’idea di un censimento degli stemmi e dei blasoni dei palazzi gentilizi in città, dopo un raid di furti e danneggiamenti. Lo aveva promosso con la Fondazione Ragghianti, che aveva volentieri abbracciato la sua iniziativa.
Strenuo difensore dei beni artistici della città, non risparmiava mai, se ne era convinto, accuse e critiche alle istituzioni cittadine. Si era impegnato anche nella difesa dell’ambiente: una delle battaglie più attuali era quella per salvaguardare il Parco delle Alpi Apuane. Già ai tempi della giunta Favilla, si era messo di traverso e aveva puntato il dito contro il progetto di riqualificazione di Piazzale Verdi. Si era fatto promotore poi di un coordinamento di associazioni e comitati quando la giunta Tambellini aveva ripreso e corretto quel programma, poi, come è noto, destinato a naufragare nel nulla. “Sono stato collega di Roberto a scuola negli anni ’90, all’Istituto d’Arte – sottolinea il sindaco di Lucca, Alessandro Tambellini -. Insieme abbiamo condotto un memorabile esame di maturità. L’ho seguito nel suo impegno per Italia Nostra, in alcuni casi non condividendone le posizioni, ma sempre comunque rispettandole. Mannocci è sempre stato un attentissimo osservatore di tutto quel che si muoveva nell’ambito culturale, architettonico e urbanistico della città”. Anche Legambiente e Wwf Lucca esprimono “cordoglio per la scomparsa dell’amico Roberto. Mancheranno – aggiungono – la sua umanità ed il suo ironico sorriso. Le nostre condoglianze alla famiglia ed alla sezione lucchese di Italia Nostra”.
Toccante e molto intimo il ricordo che ne fa l’assessore all’urbanistica di Lucca, Serena Mammini: “E ora – scrive su Facebook – a chi racconto le cose che faccio quelle che vorrei fare e quelle che non riesco e riuscirò a fare? Confronti reali e leali legati dall’affetto dell’amicizia vera, quella che parla senza il filtro, sempre in voga, della poltiglia ipocrita. ‘E alle volte esageri architetto!’. Ma cercavo proprio quello, la lealtà, la chiarezza e la pulizia del tuo parere. Telefonate oceaniche di aggiornamento al fisso o pause pranzo di servizio, ma anche qualche cena! Un dolcino? Ci vuole! E ne abbiamo fatte di cose insieme: le foto, i pannelli, il blog di quando sei stato nel consiglio nazionale, i libri (e per me il grigio del Times New Roman era e rimane troppo chiaro, ma decidi tu!)… il metodo, la chiarezza, e le etichette delle marmellate e della cotognata che facevi (rigorosamente con i frutti di Ponte a Moriano) con quella calligrafia solo tua. Non sapevo se scriverti perché ho sempre un po’ di pudore ma eri a tuo modo un tecnologico (il tuo Mac lo abbiamo comprato insieme) e stavi sul social in modo costruttivo e bello e quindi ho deciso di sfogarmi un po’… Mi conforta l’ultimo scambio di messaggi che la prossima settimana speravo ci saremo ridetti a voce. ‘Coraggio di trasparenza’ e dopo tanti (i tuoi) punti esclamativi”. “La scomparsa di Roberto Mannocci – sottolinea Guido Angelini, consigliere comunale del Pd di Capannori – mi riempie di tristezza. Roberto era un uomo libero, impegnato e coerente. Uno dei pochi che cercava sempre un’alternativa per salvare un pezzo di storia del nostro territorio. Esprimo le mie condoglianze alla famiglia e agli amici di Italia Nostra”.