
di Roberto Salotti
E’ il bilancio di una vera catastrofe: la prima stima ufficiale dei danni provocati dalla tempesta di vento in provincia di Lucca parla di oltre 234 milioni di euro – per la precisione 234.309.616 euro, una cifra comprensiva degli interventi per le somme urgenze, soccorsi e opere degli enti pubblici (in totale 28 i milioni di danni) e quelli dei privati, ben 205 milioni di euro. E’ il report formato dalla Provincia di Lucca sulla base delle segnalazioni arrivate dai Comuni fino alla tarda serata di ieri (12 marzo). Questa prima stima, che potrà essere comunque riverificata in seguito, sarà trasmessa alla Regione Toscana, che poi la inoltrerà al governo ai fini della dichiarazione dello stato di calamità regionale.
Sono cifre impressionanti che fanno decisamente parlare di un territorio messo in ginocchio dal vento nella notte tra il 4 e il 5 marzo scorsi (Articolo e foto). In Lucchesia e in Valle del Serchio i danni riportati dai privati ammontano a circa 75 milioni di euro complessivi. Moltissimi, ma nulla in confronto al dato di due soli comuni della Versilia. Pietrasanta e Forte dei Marmi sono devastate e contano dai 120 ai 130 milioni di euro di danni. “Le cifre parlano chiaro – afferma il presidente della Provincia Stefano Baccelli – e la dichiarazione dello stato di calamità mi sembra un atto dovuto. Le necessità sono tali da richiedere anche un intervento economico del Governo, da affiancare a quello della Regione Toscana. Le ferite sul nostro territorio sono numerose e profonde, per risanarle sono necessari l’impegno di tutti e un’attenzione a livello nazionale”.
I danni maggiori sono quelli riportati dalle abitazioni dei privati, danneggiate dagli alberi sradicati dalla furia del vento: la stima a livello provinciale indica in 186 milioni e mezzo il bilancio complessivo. A questi, poi, vanno aggiunti altri due milioni e 900 mila euro: questa la voce che riguarda le auto distrutte dalla caduta di alberi e rami sulla sede stradale. Anche il tessuto economico della provincia ne esce piegato. E lo dimostrano anche in questo caso le cifre: imprese e aziende sono state colpite per circa 16 milioni e mezzo (ma la proiezione realistica parla di almeno 40 milioni di danni complessivi). Soltanto nel territorio del comune di Lucca i danni riportati dai privati ammontano ad un milione e mezzo. Ad oggi le criticità censite, a livello provinciale, risultano 329, con 256 interventi di somma urgenza, per un importo di oltre 10 milioni di euro. Le spese per i soccorsi ammontano, invece, a più di 311 milioni. Sul territorio provinciale si registrano 22916 abitazioni danneggiate, di cui almeno un migliaio inagibili, per un importo di circa oltre 186 milioni di euro di danni. I danni alle imprese superano i 40 milioni, con 3758 aziende coinvolte. I veicoli danneggiati sono 1005.
“Queste stime – spiega l’assessore provinciale alla protezione civile, Diego Santi – sono ancora provvisorie, ma era necessario formare una cifra realistica dei danni riportati da trasmettere alla Regione Toscana per la richiesta dello stato di calamità allo Stato. Le cifre sono di massima ed è chiaro: alcuni territori sono ancora in piena emergenza e non è stato facile, ce ne rendiamo conto, per i Comuni indicare cifre che possano definirsi comprensive di tutto”. Il bilancio dei danni provocati dalla tempesta, insomma, rischia di crescere ancora. E se si pensa che qualche giorno fa, proprio il governatore della Toscana, Enrico Rossi, dopo i sopralluoghi in Versilia, stimava i danni a livello regionale in circa 400 milioni, si vede bene che la metà almeno rischia di essere concentrata proprio nella provincia di Lucca.
La scadenza per la presentazione di un primo bilancio era stata fissata a ieri per i comuni della Provincia di Lucca. Lo aveva annunciato il presidente Stefano Baccelli, al termine della riunione convocata in prefettura alla presenza del sottosegretario agli Interni, Domenico Manzione, all’indomani del disastro. La conta dei danni, però, va chiaramente avanti. E la prossima scadenza è quella del 4 aprile, data entro cui i privati e le aziende dovranno trasmettere ai Comuni la documentazione completa di fotografie o anche di fatture per lavori svolti per accertare nel dettaglio l’entità dei danni subiti ai fini dell’ottenimento dei contributi previsti dalla dichiarazione dello stato di emergenza regionale, ratificato da Firenze.
Al bilancio dei danni materiali provocati dalla tempesta in provincia di Lucca bisogna comunque aggiungere un tributo umano che, quello no, non potrà essere risarcito. Due le vite spezzate da incidenti in cui il vento ha avuto un ruolo, secondo le rispettive ricostruzioni. Si tratta di Sauro Tortelli, l’imprenditore 41enne originario di Camporgiano e titolare del centro benessere Vitality, ucciso nell’auto colpita da un masso caduto dalla parete rocciosa sulla Lodovica (Leggi). L’altra vittima è stata Masnis Hassan, il muratore 48enne di origini marocchine e residente a Molazzana, morto dopo una settimana di agonia per le ferite riportate nel crollo del tetto di un capannone a Mologno dove stava lavorando (Leggi).
I danni nei Comuni. Il bilancio è pesante in gran parte dei comuni della Lucchesia e della Valle del Serchio. In particolare a Capannori dove, secondo le prime stime comunicate dal Comune alla Provincia, i danni ammontano complessivamente a 12 milioni di euro. Di questi 7 milioni riguardano i danneggiamenti riportarti alle abitazioni private, un milione per le auto distrutte dagli alberi abbattuti e altri 4 i danni riportati dalle aziende. Più contenuta la stima a Lucca: un milione e 113mila euro, più qualche spicciolo, i danni riportati dalle abitazioni, 154.659 euro i danni alle auto. Le aziende sono state invece colpite per 218.829 euro. Pesante il bilancio anche in Valle del Serchio, in particolare a Bagni di Lucca dove per riparare le case lesionate serviranno almeno sei milioni e 300mila euro. Più contenuto il numero delle auto che hanno riportato danni per il vento forte: 250mila euro la stima fatta dal Comune sulla base delle segnalazioni dei cittadini. Piegate invece le aziende che registrano danni per un milione e mezzo di euro. Va meglio a Barga, dove la conta del disastro parla di 700mila euro per coprire i danni alle case, 400mila euro per le auto e mezzo milione per le imprese.
In allegato i danni Comune per Comune