Furetto ‘scambiato’, Anpana si difende dalle accuse

17 marzo 2015 | 10:35
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Furetto ‘scambiato’, Anpana si difende dalle accuse

I rinvii a giudizio per la presunta sostituzione di un furetto hanno lasciato sorpresi i vertici di Anpana Lucca (Leggi), in particolare i soci Laura Galleni e Angelo Bertocchini, rinviati a giudizio insieme al proprietario di una agraria Massimiliano Giusti. I volontari, attraverso l’avvocato Maria Morena Suarìa danno la loro versione dei fatti e si difendono dalle accuse.

“La vicenda – spiega l’ufficio legale – trae le sue origini nel 2012 allorquando alcuni cittadini segnalano la presenza, in strada, di un furetto che vagava disperato da giorni e giorni. Dopo non pochendifficoltà, il furetto viene docilmente recuperato, messo in salvo, rifocillato e portato in una struttura sicura dove riceve cure amorevoli. Del ritrovamento dell’animale, privo di microchip, viene immediatamente resa edotta tutta la stampa alla ricerca di un eventuale proprietario. I comunicati stampa si susseguono. Si pubblicano informazioni e numeri di cellulare dei volontari intervenuti resisi reperibili”.
“A distanza di giorni dalla pubblicazione sui mass-media – prosegue l’avvocato -, alcuni soggetti ne reclamano la proprietà. Dopo la visita di un veterinario, il furetto viene però restituito al mittente: ‘no, non è il nostro furetto. Quello smarrito era dotato di microchip’. Da qui, si volta pagina. Si abbandonano i ringraziamenti e scattano denunce e richieste di risarcimento danni. I volontari prodigatisi per salvare la vita ad un furetto, si vedono, quindi, oggi rinviati a giudizio. La parola alla giustizia italiana”.