Lucca, le case di riposo vanno in concessione ai privati

18 marzo 2015 | 00:57
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Lucca, le case di riposo vanno in concessione ai privati

Palazzo Orsetti si prepara a dire addio alla gestione “diretta” delle tre case di riposo per anziani che saranno affidate in concessione ai privati attraverso uno specifico bando, a cui gli uffici inizieranno a lavorare già nei prossimi giorni anche se la traccia è già segnata dalla delibera di indirizzo approvata martedì sera (17 gennaio) in consiglio comunale con i soli voti della maggioranza, insieme ad un ordine del giorno che ha tra i firmatari Valentina Mercanti (Pd) e Diana Curione (Lucca Civica), rispettivamente ex presidente e attuale guida della commissione sociale che da mesi sta affrontando la questione case di riposo e assistenza agli anziani. Un documento che impegna sindaco e giunta a procedere nella risoluzione di un problema diventato annoso e che è alla base della delibera di indirizzo licenziata in aula: si tratta, appunto, della gestione delle Rsa comunali: villa Santa Maria, la residenza per anziani di Monte San Quirico e la Pia Casa.

Strutture i cui standard, grazie ad una gestione virtuosa negli anni, attualmente collocano Lucca a buoni livelli in Toscana. Ora però si decide di voltare pagina: per la maggioranza una strada obbligata, per mantenere proprio quel livello di servizio e, al contempo, garantire i lavori necessari di adeguamento delle strutture che, in assenza del privato, metterebbero a dura prova le casse comunali.
Con la convenzione, infatti, si stabiliranno nel dettaglio i criteri dell’assegnazione ma le linee guida sono già chiare e in consiglio comunale sono state illustrate dal vicesindaco e assessore al sociale, Ilaria Vietina. Il servizio sarà affidato non più in appalto ma in concessione pluriennale, e questa è la principale novità. Per quello che riguarda invece villa Santa Maria al privato toccheranno anche gli oneri per la ristrutturazione e l’adeguamento della struttura. “L’alternativa – spiega bene tra gli altri la consigliera comunale del Pd, Enrica Picchi – sarebbe stata chiudere questa casa di riposo a causa degli eccessivi costi”. “L’ipotesi della concessione è una scelta precisa della maggioranza – ha spiegato l’assessore Vietina -, per mantenere il servizio ai livelli attuali e garantire il numero dei posti letto”. Duecento trenta, quelli delle case di riposo, su una popolazione di anziani che oggi si aggira attorno alle 17mila unità, come spiega Valentina Mercanti, consigliera del Pd ed ex presidente della commissione sociale. Proprio lei respinge con convinzione le polemiche e le critiche sollevate nei giorni scorsi e martedì sera in aula dalla consigliera del Movimento Cinque Stelle, Laura Giorgi: “Il Comune con questo atto – ha sostenuto la consigliera pentastellata – risparmia sugli anziani”. Parole alle quali ha subito replicato la Mercanti: “Sono mesi e mesi che la commissione sociale e l’assessore stanno lavorando sull’assistenza agli anziani, con grande serietà e anche preoccupazione – dice -: non si può speculare sui bisogni degli anziani e svegliarsi soltanto stasera perché arriva una pratica in consiglio. Questa politica mi fa schifo”. Parole dure che vengono però dall’analisi di un quadro allarmante: quindici milioni spesi per assistenza nel sociale in media dal Comune di Lucca, di cui otto milioni e mezzo per gli anziani: “E’ l’impegno massimo possibile – commenta Mercanti -, eppure non sono sufficienti. Per questo è necessario con questa pratica garantire la prosecuzione di servizi indispensabili che è stata da sempre una nostra priorità. Tra i motivi che mi hanno spinto a dimettermi dall’incarico di presidente della commissione sociale c’erano anche i ritardi nell’indire questo bando di gara, perché il bisogno di assistenza cresce così come cresce la popolazione anziana e il Comune cerca di dare così delle risposte certe”.
Lo farà nelle prossime settimane preparando uno schema di convenzione con la quale affiderà la gestione della struttura tramite concessione. Chi vincerà dovrà garantire i livelli assistenziali e gestire le tariffe che saranno definite comunque dall’amministrazione comunale. Come “contropartita” il concessionario dovrà poi corrispondere un canone. Elementi questi che hanno sollevato da parte dell’opposizione critiche anche vibranti. Sia da parte di Roberto Lenzi, Idv, che ha chiesto di rinviare la pratica perché ritenuta troppo vaga e poco chiara soprattutto nel definire i rapporti tra il Comune e il futuro concessionario. Sia da parte di Marco Martinelli di Forza Italia che ha criticato il testo della delibera di indirizzo e l’ordine del giorno presentato a corredo. Il consigliere comunale si è chiesto perché nella prima non sono stati inseriti gli impegni che invece figurano nella seconda, mentre Giorgio Mura di Noi per Lucca al Centro si è detto contrario alla pratica che rischia di fare uno spezzatino delle case di riposo comunali, suddividendo l’assegnazione in due lotti e quindi, eventualmente, anche a due soggetti diversi. Il tutto non ha convinto nemmeno Luca Leone di Impegno Comune e anche Pini, del gruppo misto, si è detto contrario. La Giorgi (Cinque Stelle) ha messo nel mirino le proroghe del servizio, attualmente gestito in appalto dalla Kcs Caregiver, e poi la nuova ipotesi di gara, “che porterà sì ad un risparmio – ha detto – ma soltanto sulle spalle degli anziani”.