Case di riposo ai privati, la Giorgi (M5S) rincara: “Il servizio peggiorerà”

Aveva già espresso in più sedi la propria contrarietà al bando per la concessione delle case di riposo comunali ai privati. Ora Laura Giorgi, consigliera comunale del Movimento Cinque Stelle a Lucca, torna alla carica, mettendo nel mirino la determina di indirizzo approvata al riguardo martedì sera in consiglio comunale. “E’ una amministrazione delle chiacchiere – va giù dura la Giorgi – se togliamo quelle rimane il succo: un concentrato di privatizzazione a metà, come già precedentemente esposto. Infatti la proposta di deliberazione discussa martedì in consiglio comunale, approvata dalla sola maggioranza, ci parla con chiarezza di privatizzazione delle Rsa passando da appalto a concessione”.
“Ma attenzione – avverte la Giorgi -, si tratta di privatizzazione a metà perché il comune manterrà il controllo delle tariffe pretendendo addirittura come canone un tot per ogni soggetto da assistere. Cioè al privato il rischio economico, al Comune una retta sul numero degli anziani. Il privato in quanto privato, vuole lavorare e vuole guadagnare e lo fa offrendo qualità di servizio,condizione indispensabile per lavorare oggigiorno, chiedendo rette elevate per coprire i costi necessari alla qualità: ma questi non sono clienti, sono anziani non autosufficienti. Ma se è il Comune, come si dice nella proposta, che stabilisce le rette, al concessionario privato se accetta non può fare altro che risparmiare su servizi e su personale e allora la qualità del servizio andrà a farsi friggere e non ci garantisce nulla il fatto che a controllare i livelli sarà la Asl: dalla padella nella brace in questo periodo, dove l’Asl cerca di non offrire più niente. Al meglio succederà come per le casermette: nessuno accetterà, o alla peggio accetteranno gli sciacalli e allora ne vedremo delle belle. Troppo tardi però per chi sarà finito in un lager e per i dipendenti. Allora – prosegue la Giorgi – no al risparmio sui deboli, anziani non autosufficienti e invalidi e sui lavoratori. I tagli dovranno essere fatti in altri modi e ce ne sono tanti. Ne elenchiamo alcuni: non pagando i debiti del giglio e portando alla luce la responsabilità di chi li ha creati. Dando meno soldi al Boccherini che già da anni succhia sangue al Comune di Lucca. Non facendo le casette di Sichi. Tagliando i costi misurando attività e risultati. Guadagnando efficienza con i servizi self-service . Intervenendo sui contratti Sinergo e Calore contratti capestro per i cittadini, oltreché illegittimi”.